La signorina Crovato
- Autore: Luciana Boccardi
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2021
Fazi pubblica nella collana “Le strade” La signorina Crovato (2021), romanzo d’esordio di Luciana Crovato in arte Boccardi, nata a Venezia nel 1932 in una famiglia di musicisti, studiosa di moda e di costume, che ha lavorato per molti anni alla Biennale di Venezia, organizzando i più importanti festival di musica e di teatro ed è stata per decenni l’inviata speciale nonché la firma di riferimento de “Il Gazzettino”.
“Se qualcuno, per qualsiasi ragione, ha l’opportunità di condurre una vita straordinaria, ha il dovere di non tenerla per sé”.
L’esergo del testo, riflessione dell’esploratore, navigatore, militare, oceanografo e regista francese Jacques-Yves Cousteau, fa comprendere il motivo per il quale l’autrice, veneziana DOC che ha dedicato la propria esistenza alla moda, abbia deciso di raccontare la sua vita straordinaria, fatta di incontri fondamentali, con due famiglie alle spalle, quella materna e quella paterna, ciascuna originale a modo suo. Due famiglie dalla diversa e incompatibile estrazione sociale: bohémienne quella dei Masin Crovato, borghese quella dei Salvadori.
Una bambina d’altri tempi, tenera e dolce, ma dallo sguardo determinato, un grande fiocco in testa e un vestitino ricamato, très chic, è la protagonista della fotografia in bianco e nero, copertina del volume. È la piccola Luciana, la cui giovanissima vita serena e protetta sta per essere segnata da un avvenimento tragico, che avrebbe cambiato per sempre il destino della sua famiglia e anche il suo, ovviamente, “povera bambina senza futuro”. La tristemente nota “disgrazia” occorsa al padre di Luciana, chiamata Gina dalla nonna materna, che non aveva mai “visto di buon occhio” l’unione tra la sua splendida figlia Marcella Salvadori, una delle donne più belle di Venezia, con Raoul Masin Crovato, il clarinettista zingaro “bolscevico”, ateo convinto, dal forte impegno antifascista nella “fascistissima” Italia degli Anni Trenta.
Era stato subito amore tra Raoul e Marcella, lui quarto figlio del celebre tenore Gianni Masin Crovato dalla voce “unica e indimenticabile” e dell’andalusa Luigia Fiorio detta “Gingia”, vedova Masin Crovato, vedova Formaro, e lei figlia del barone austriaco Iginio Salvadori, nato e cresciuto a Fiume, quando ancora era città dell’Impero austro-ungarico e di Angela Berton detta Gina, proveniente da una famiglia di commercianti, sarta in casa Salvadori, determinata e tenace nel conquistare il cuore di Iginio.
Uomo bellissimo, alto, capelli e occhi neri, energico, aperto, ribelle nei confronti di imposizioni, regole, opportunismi, forte e coraggioso, Raoul, nel 1921, aveva contribuito con l’amico Amedeo Bordiga alla fondazione del Partito Comunista Italiano. Una fede che avrebbe accompagnato l’idealista Raoul per tutta la vita, insieme a un senso di giustizia sociale irrinunciabile.
“Marcella Salvadori e Raoul Masin Crovato si sposano a Venezia il 27ottobre 1931 nella Basilica dei Frari”.
Il 2 ottobre del 1932, nella casa veneziana dei nonni materni, ai Frari, dove abitavano anche Raoul e Marcella, era nata Luciana.
“A quel tempo una signora perbene partoriva in casa: in ospedale partorivano solo le “poco di buono” o le donne in condizioni di indigenza”.
Lungo un arco temporale che si snoda dal fascismo al dopoguerra, con una prosa volutamente rétro, Luciana Boccardi, decana del giornalismo di moda e di costume, rievoca il proprio vissuto, la sua non facile infanzia e adolescenza, illuminata da personaggi indimenticabili, che si muovono sullo sfondo di una delle città più belle del mondo: Venezia. Ma quello che si percepisce nel romanzo è la costanza, il coraggio, la joie de vivre nonostante le mille avversità e la determinazione dell’autrice, il cui motto, ereditato dal padre, è:
“Mai paura di niente”.
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