La sovrana lettrice
- Autore: Alan Bennett
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Adelphi
- Anno di pubblicazione: 2007
Vi siete mai chiesti come possa essere in realtà, al di là dei riflettori, la vita della regina Elisabetta d’Inghilterra? Un’eccitante esistenza fatta di incontri “altolocati” e di balli a corte? O piuttosto un noioso e vuoto susseguirsi di impegni ufficiali scanditi dal protocollo? Se avete pensato alla seconda ipotesi, è molto probabile che siate più vicini alla realtà.
Ma cosa succederebbe se in questa statica e rigida esistenza si insinuasse all’improvviso uno stimolo esterno capace dapprima di arricchirla, poi di invaderla e infine di condizionarla irrimediabilmente? È quello che si è chiesto Alan Bennett, dandosi risposta con questo divertente libretto di neanche cento pagine, che potremmo quasi definire di "fantapolitica”, se non fosse che di politico c’è solamente il personaggio principale, appunto la regina Elisabetta. Quanto all’invadente, preoccupante, devastante influenza esterna che rischia di destabilizzare la sua stessa esistenza, ebbene, non si tratta d’altro che della lettura!
Tutto comincia un tranquillo mercoledì nel palazzo di Westminster, quando la regina nota, per puro caso, una biblioteca viaggiante parcheggiata nel giardino. Incuriosita, si avvicina e scopre così che quella biblioteca, da lei mai vista prima, passa da Westminster ogni settimana. L’unico cliente che la biblioteca può vantare a palazzo sembra essere Norman, un inserviente di cucina. Questo incontro avrà due conseguenze: la simpatia della sovrana per il colto Norman, che verrà presto nominato suo paggio personale, e l’inizio della sua passione per i libri. Dapprima innocua, la lettura comincerà a occupare ogni minuto libero della vita della sovrana, che arriverà a nascondere un libro sulle ginocchia durante i tragitti in carrozza per poter leggere mentre saluta il popolo. La regina prenderà inoltre l’abitudine di annotare su di un taccuino dapprima le frasi più significative dei libri che legge, in seguito pensieri e divagazioni personali.
Se la famiglia reale prende il nuovo hobby di Elisabetta per una bizzarria come un’altra, limitandosi a un certo fastidio quando la regina consiglia loro libri da leggere, non sono della stessa opinione ne’ il segretario privato Sir Kevin, né il Primo Ministro. La nuova abitudine della regina sta diventando imbarazzante nei colloqui pubblici, siano essi con i sudditi o con altri capi di stato, poiché la sovrana, laddove prima si limitava a banali e generali domande riguardanti stato civile o professione delle persone, adesso domanda pareri su Dickens o su McEwan. Preoccupato che questo stato di cose possa condizionare l’immagine pubblica della regina, Sir Kevin fa in modo di allontanare Norman, ma la mossa si rivelerà sbagliata. Nel frattempo, la sovrana ha un nuovo, folle progetto: scrivere lei stessa un libro. Ma sarà osteggiata dal Primo Ministro e dal Consiglio della Corona...
L’ultima battuta del libro arriva come una sferzata e fa pensare più al finale di una barzelletta che a quello di un romanzo, per quanto breve ed umoristico possa essere. D’altronde Alan Bennett è conosciuto per la sua vena comica, espressa soprattutto nelle opere teatrali. In effetti tutto il libricino è cosparso di un delizioso umorismo inglese, una lettura ideale per un pomeriggio d’evasione. Ma non fermiamoci alle apparenze e chiediamoci piuttosto perché l’autore ha affidato proprio alla lettura il compito di sconvolgere la vita della compassata sovrana. Non alla musica, né al giardinaggio o allo sport... La risposta sembra essere sempre e comunque la stessa, scontata, eppure vale sempre la pena di ripeterla: leggere rende liberi! Attraverso la lettura, anche l’esistenza più grigia e noiosa si riempie di pensieri, riflessioni, nuove ricchezze che alla lunga portano alla volontà di cambiare in meglio.
La sovrana lettrice
Amazon.it: 9,50 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La sovrana lettrice
Lascia il tuo commento
Alan Bennett, noto al pubblico per i suoi scritti divertenti e ironici su qualsiasi scibile possibile, in questo, La sovrana lettrice, arriva a fare della “scanzonata” critica letteraria, attraverso la voce della più amata dagli inglesi, Sua Maestà la Regina! La scoperta casuale dei libri da parte della sovrana dà l’avvio a un cambiamento radicale, seppur lento, nelle abitudini di corte. Il Libro accompagna la regina in ogni sua attività e incombenza; nessuna parata, nessun viaggio, nessuna visita ormai senza il libro che in quel momento sta leggendo. Ciò provoca non poca perplessità in tutti coloro che attendono alle faccende di corte! Ma soprattutto provoca fastidio. Improvvisamente è come se niente sia più come sempre, e perciò ansia e panico in tutto il personale. Il fastidio maggiore sembra scagliarsi contro il paggio rosso e brutto, un po’ davvero brutto anatroccolo, per giunta gay, che la sovrana vuole al suo fianco perché ottimo consigliere in fatto di letteratura. Il lettore scopre solo nelle ultime pagine a cosa porterà questo “vizio” della lettura. Intanto, lungo tutto il libro, scorrono i nomi e le opere di autori più o meno noti e l’autore può con impertinenza dire il bello e il brutto su tutti, perché è la sovrana che parla, e a lei tutto è consentito, anche perché nessuno di quelli che la circondano sa di cosa stia parlando! Per non dire dei capi di governo inglesi o stranieri! Arrivano a sudare quando è il momento dell’incontro con la sovrana…che strana abitudine questa del libri e della letteratura! Accanto al ritmo andante che offre spunti di ilarità, ma sempre contenuta dalla vis media inglese, il libro trova momenti di grande passione quando l’autore fa dire alla sovrana lettrice quanto un libro possa cambiare la prospettiva umana di chi legge, come, attraverso le storie lette, il proprio mondo possa allargarsi e come, una volta preso il vizio di leggere, niente può tornare come prima, quasi a dire il senso magico e stregato delle pagine che si animano davanti alla lettrice più famosa! Un libro gradevolissimo, leggero come sa essere la scrittura di Alan Bennett. Per chi ama i libri e per chi non ne conosce ancora il fascino discreto.