Nudi e crudi di Alan Bennett

Sceneggiatore, drammaturgo, scrittore e perfino attore, Alan Bennett nei suoi testi narra di vite normali, convenzionali, spesso mediocri, le deride e le sconvolge.
Nudi e crudi (Adelphi, 2001 trad. di Giulia Arborio Mella e Claudia Valeria Letizia) è un romanzo breve e piacevole in cui la società borghese, spogliata di ogni suo bene materiale, ci appare “nuda e cruda”. E quando la facciata dei beni materiali non c’è più, i personaggi possono rivelarsi in tutta la loro naturalezza.

Mr e Mrs Ransome sono una coppia londinese senza figli. Vivono la loro quotidianità borghese piatta e senza passioni. L’unica passione di Mr Ransome è Mozart in cui si rifugia nelle sue serate solitarie per non dover fare due chiacchiere con la moglie.

Tornati una sera dopo uno spettacolo all’Opera, i coniugi Ransome trovano la casa svaligiata, ma non è un semplice furto poiché i ladri si sono portati via tutto. Ma proprio tutto: mobili, letto, vestiti, cibo, la moquette, il forno e la pirofila con lo sformato pronto, bicchieri e piatti, sapone e carta igienica…
Tutti i loro averi sono spariti, tutta la loro quotidianità e le loro abitudini sono stati rubati e questo li lascia smarriti oltre che sbigottiti per il singolare crimine. Il dramma permette però alla coppia di scoprire quanto tutta quella roba fosse non solo non necessaria, ma perfino superflua visto che vi erano oggetti che non avevano mai usato. Ma non è solo la consapevolezza dell’aver vissuto circondati dal superfluo. La signora Ransome nel riorganizzare la casa scopre delle piccole trasgressioni al modo in cui era vissuta fino a quel momento. Troverà piacere nel fare acquisti nel piccolo negozio indiano fino ad allora snobbato, a guardare i talk show televisivi e scoprire di volere vivere “più pienamente” la sua vita. Ma mentre per Mrs Ransome quello strano furto subito diventa l’opportunità per vivere in altro modo, il signor Ransome, ottuso e pedante, fatica a staccarsi dalle sue convenzioni borghesi trovando il furto a dir poco fastidioso poiché lo costringe ad ammettere abitudini e peccatucci per cui prova vergogna.

La loro “casa” viene ritrovata e scoprono che, nel frattempo, è stata utilizzata da un’altra coppia più giovane e disinibita che la viveva in modo talmente diverso che i signori Ransome, segretamente nella loro intimità, invidiano.