La storia di Anna Frank raccontata da Lia Levi
- Autore: Lia Levi
- Genere: Libri per bambini
- Casa editrice: Gallucci
- Anno di pubblicazione: 2022
La storia di Anna Frank (Gallucci 2022, collana “Stelle Polari”, disegni di Barbara Vagnozzi) di Lia Levi, giornalista e autrice di romanzi per adulti e per ragazzi, è ispirato al diario di Anna Frank (1929-1945), una ragazza ebrea nata a Francoforte e rifugiatasi con la famiglia ad Amsterdam, costretta nel 1942 a entrare nella clandestinità insieme alla famiglia per sfuggire alle persecuzioni e ai campi di sterminio nazisti.
“Questa è la storia di una bambina che si chiamava Anna (di nome) e Frank (di cognome)”.
Anna, dai capelli e dagli occhi scuri, e la sua famiglia vivevano ad Amsterdam, una bellissima città dell’Olanda attraversata da tanti canali. I componenti della famiglia Frank dalla loro finestra vedevano i battelli colorati che facevano su e giù sull’acqua. Il papà di Anna si chiamava Otto (sì, 8 come il numero), la mamma Edith e la sorella più grande Margot.
Il giorno in cui Anna aveva compiuto tredici anni, il 12 giugno 1942, era stato il più felice della sua vita. I regali che aveva ricevuto erano così tanti! Non si sapeva più dove appoggiare i pacchetti. Ma quello che più le era piaciuto era uno strano quaderno di forma quadrata con una copertina di stoffa a scacchi bianchi e rossi.
“È un diario. Ci puoi scrivere sopra le tue idee e i fatti che ti succedono”.
Erano state queste le parole che Otto aveva accompagnato al dono per sua figlia. “Ah! È bello avere un posto dove posso raccontare tutto quello che mi passa per la testa”, aveva pensato l’intelligente Anna.
“Io una vera amica non ce l’ho. Non ho nessuno a cui confidare i miei segreti. Sarà questo diario a diventare la mia amica. Le darò il nome Kitti”.
Era andata proprio così: “Cara Kitti” cominciava sempre la pagina che Anna stava scrivendo. In verità di cose belle da raccontare ne capitavano ogni giorno sempre di meno: c’era la guerra e una specie di imperatore molto cattivo aveva deciso di far sparire per sempre gli ebrei che vivevano nelle terre conquistate dai suoi soldati. Gli ebrei sono delle persone con una loro religione, che se pur non facevano del male a nessuno a quell’uomo non importava.
“Aveva deciso così e basta”.
Piano piano i suoi soldati erano arrivati alla città dei tanti canali. Anche Anna e la sua famiglia erano ebrei e quindi in grande pericolo. Però Otto aveva avuto un’idea.
“Bisogna nasconderci e io per fortuna ho in mente un grande piano”.
Giorni difficili attendevano i Frank.
Lia Levi, che da bambina ha dovuto affrontare i problemi della guerra e della persecuzione razziale, fa rivivere la tragica storia di Anna, imperituro simbolo di odio scellerato e crudele malvagità, per ricordare, specialmente alle nuove generazioni, l’importanza di non dimenticare affinché quel male non possa perpetrarsi di nuovo.
Nel suo diario Anna raccontava le illusioni, i sogni, la speranza in un futuro migliore, la difficoltà di vivere in poco spazio, i turni in bagno, la mancanza della libertà e il conflitto in corso, sempre con uno sguardo lucido e talvolta con un pizzico di umorismo. Il volume, arricchito da intense illustrazioni, appartiene alla collana “Stella Polare”, che fa parte di un progetto di lettura facilitata per tutti con il carattere ad alta leggibilità EasyReading, testi in stampatello maiuscolo, andata a capo regolata dal senso senza sillabazione, dialoghi nei fumetti, illustrazioni a colori e a doppia pagina, attività e giochi legati alla comprensione del testo.
"È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze, perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo, che può sempre emergere."
La storia di Anna Frank raccontata da Lia Levi
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