La tana del polpo di Giorgio Lupo

Giorgio Lupo firma La tana del polpo (AUGH! Edizioni, 2020), un giallo riccamente elaborato, ricco di suspense e di colpi di scena inaspettati.
Protagonista assoluto della narrazione è il commissario Placido Tellurico, detto “u Mazzuolo”, per la sua costante nella ricerca della verità e della giustizia, a qualunque costo. Uomo a volte arrabbiato, altre nostalgico, separato ma con una figlia a carico, che gli provoca ansia e preoccupazione, a tratti anche esagerate.

In passato ha commesso un errore che è costato il carcere a un uomo. È un errore con cui convive spesso con un senso di colpa esagerato e che lo ha condotto alla decisione di chiedere il trasferimento in un commissariato, in cui, all’apparenza, non succede mai nulla, come quello di Termini Imerese. Un luogo ricco di malia e di fascino, che sarebbe piaciuto a un pittore come Monet.

Una serenità apparente, subito interrotta dal ritrovamento di un cadavere senza testa. A chi appartiene quel corpo? Perché presenta i segni di un’ibernazione? A quel cadavere, purtroppo, ne faranno seguito altri, e per il nostro commissario sarà dura giungere alla verità.

La tana del polpo è un giallo avvincente, che ha il suo punto forza nella caratterizzazione del personaggio e sull’indagine, precisa e ricercata, da lui condotta. Anche l’ambientazione è ricca e resa con un linguaggio fluido che si fa apprezzare. Nel complesso una lettura di genere, che sa trascinare e colpire il lettore con ingegno e sagacia narrativa. Molto consigliato.