La terra desolata. Quattro Quartetti
- Autore: T. S. Eliot
- Categoria: Poesia
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2014
Eliot è un autore difficile, indecifrabile, a tratti arido. Forse neppure troppo simpatico.
La sua poesia, più del teatro, è ammantata di simboli, eppure nello stesso tempo ordinata nelle sue parti. L’autore americano, benché naturalizzato inglese, è noto per il dramma Assassinio nella cattedrale, ma in realtà la sua opera più importante è il poema La terra desolata da me letta nell’edizione Feltrinelli che contiene anche i Quattro quartetti, con la traduzione di Angelo Tonelli.
La terra desolata, pubblicata nel 1922, è il vivido racconto della città industriale vista come un Leviatano che divora l’uomo medio, tanto che si può vedere nella narrazione un valore anagogico: è l’umanità intera a essere stritolata da una vita contronatura. E parlando di anagogia non si può dimenticare Dante, la presenza del quale è come una filigrana in tutto il poema. A una vita assurda è contrapposta la purezza di un medioevo cristiano (e sottotraccia anche celtico) fortemente antimoderno, che viene fuori dal simbolo del sacro Graal e dei cavalieri medievali, oltre che del sacrificio di Cristo, "il chirurgo dalle mani ferite", come dice il poeta con una efficace immagine. E le immagini in Eliot valgono più delle parole. Il poeta segue i metafisici inglesi del Seicento, come Donne, che danno vita a una poesia fatta di cose che verrà fatta propria non solo da Eliot, ma anche da Montale.
I Quattro quartetti sono un’opera più recente di 20 anni nella stesura definitiva, ma in realtà composta tra il 1935 e il 1942, un’epoca spaventosa in cui attraverso i simboli si parla della guerra e dell’impossibilità all’uomo di sfuggire al male. Burnt Norton, East Coker, The Dry Salvages e Little Gidding sono i quattro movimenti del poema e specialmente l’ultimo è un grido d’aiuto dell’uomo moderno contro una società violenta che lo rende schiavo e addirittura lo pietrifica perché i bisogni che gli crea sono artificiosi, non sono naturali.
E tutto ciò avviene attraverso immagini contrapposte, come primavera-inverno, tempo-eternità, che rendono la vita dell’uomo qualcosa di più di pura biologia.
In appendice al volume è presente un’intervista fatta nel 1958 all’autore da Donald Hall, in cui traspaiono i suoi rapporti con il mondo di Dante e con i poeti simbolisti francesi. Eliot risponde alle domande soffermandosi sulla poesia come ordine prima che ispirazione e riconoscendo che la sua infanzia americana, nonostante i tentativi di europeizzarsi, è il suo nucleo più profondo.
Un bel libro su cui riflettere.
La terra desolata
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Un libro perfetto per...
a chi vuol riflettere sul ruolo della poesia nel mondo.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La terra desolata. Quattro Quartetti
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