La vita che non voglio di Roberto Perrone

La vita che non voglio (HarperCollins Italia, 2023) è l’ultimo libro del compianto Roberto Perrone; una storia gradevole e curiosa.
Si tratta dell’ultimo romanzo che l’autore ha completato. È il racconto di un’amicizia inattesa e grande, dell’incontro tra due dolori che specchiandosi sapranno tornare a sorridere.

Un libro poetico e bellissimo, che appassiona e commuove.

Racconta in primis la storia di Lena, una donna, una giornalista, con un eccezione che la contraddistingue:

Sono ridicola. La storia della sua vita. La preoccupazione di essere sempre la migliore e al tempo stesso di non mettere in difficoltà gli altri, di assecondarli, perché magari ci restano male se tu ti dimostri incompetente su particolari dell’esistenza che per te non contano nulla, ma sono importanti per loro.

Lena è in crisi e fugge. Fugge da un amore contrastato, che l’ha sempre fatta soffrire. Un amore che Lena non sa interpretare e vivere appieno. Un amore che le riserva continue sorprese. Amore? Bello? Non si sa. Forse incerto. Così che, quando la sua amica Anastasia, detta Ani, la chiama nella sua casa di vacanza a Trapani, a Lena non resta che accettare l’invito.
Forse riuscirà a liberarsi dell’amore ossessivo di P.G., un noto giornalista, sposato e suo segreto amante da tanti anni?

Anastasia è la donna che ha offerto ospitalità nella sua casa a Trapani. Sono amiche da quindici anni, anche se Ani, come le piace farsi chiamare, è addirittura più anziana di sua madre. Sopra i sessantacinque, ma portati in modo vitale. “Con allegria” come sostiene lei, malgrado le batoste dell’esistenza.

A causa di un improvviso malessere della sua amica, Lena sarà costretta a convivere con un prete, tale Patrick Kessler. Chi è costui?

È un uomo di altezza media, magro, con un viso bello, addolcito da tratti che le persone, che ha incontrato nella sua vita, hanno sempre definito “non tedeschi”.

Che strana convivenza verrà a crearsi?

Convivo con un prete. Ogni tanto se lo ripete perché non riesce a capire come possa essere successo. Stenta ancora a credere di essersi infilata in quel tunnel senza uscita. Tutto è irreale, ma alla fine Lena si adatta. L’irritazione iniziale si evolve nell’accettazione di quella convivenza bizzarra.

L’ultimo libro del giornalista Roberto Perrone non è un giallo a cui ci aveva abituati, ma è una storia d’amore, di caduta e di rinascita. Un libro sulle seconde occasioni, sull’opportunità di crearsi, sempre, una vita nuova, diversa, più serena, guardando all’interno del proprio cuore e del proprio sentire. Un romanzo scritto con un linguaggio fluido e preciso, che guarda alle esistenze umane con uno sguardo sornione, che tutto dice e nulla nega. Una bella lettura, magica e ottimamente narrata, all’insegna dell’esergo per cui:

Nella vita ci sono frangenti in cui si prendono delle decisioni di cui non si avverte la portata, almeno quando accadono. La comprensione arriva dopo, troppo tardi, talvolta.

Un romanzo esistenziale.