Piccola enciclopedia delle ossessioni di Francesco Recami

La scrittura di Francesco Recami è un bisturi affilato e deciso, che si insinua con fermezza e con una buona dose di cattiveria nella società italiana contemporanea, colta in atteggiamenti comuni, ahimé troppo comuni a moltissimi di noi, che ci dimostrano come la crisi economica non sia che lo specchio di una crisi molto più vasta ed estesa, dai confini praticamente invisibili, che permea gran parte di noi cittadini italiani, raffigurati metaforicamente in una ricca provincia italiana, quella toscana. Lo scrittore fiorentino ne ha studiato con accurata precisione difetti, ossessioni, nevrosi, tic, fissazioni e via degradando di uomini e donne di ogni provenienza, ceto e appartenenza.

In nove racconti di varia estensione, ambientati tra Castiglioncello e Follonica, tra la Puglia e le Dolomiti, tra campeggi a basso costo e porticcioli pieni di natanti, Francesco Recami con una scrittura precisa e stringata, con un linguaggio che alterna l’italiano corretto a forme dialettali del parlato toscano, mette in scena personaggi realistici, insopportabili, decisamente antipatici, nei quali purtroppo possiamo riconoscere parti di noi stessi o delle persone che incontriamo e che non riusciamo sempre a comprendere perché non ci piacciano.

Alessandro De Marinis ha un enorme gommone di oltre dieci metri: è un ricco imprenditore di provincia e vive per mostrare il gommone di lusso come esempio del suo successo economico da esibire con arroganza agli invidiosi villeggianti, tutti più modesti di lui. Ma un giorno d’estate un rumore potente annuncia che è giunto nelle vicinanze uno Stratos, un gommone molto più grande e potente del suo, oggetto di sconfinata ammirazione e di confronto che lo vede subito perdente. Recami ci racconta la sua ossessione, il disagio che si manifesta in famiglia, con un sarcasmo e con una ironia che fanno del racconto un pezzo di satira potentissima.

Davide, neo laureato in Scienze della comunicazione, disoccupato, ha un colpo di fortuna: scrive un “concept” pubblicitario per una ditta pugliese che fabbrica oggetti e souvenir sacri e il titolare, il ricco ed ignorante Nicola Ametrano, si convince che il ragazzo sia un novello Lapo Elkann sceso dal Nord, capace di rivoluzionare la sua azienda, in nome del lusso, che sta cambiando.

“Uscire dagli stereotipi e sintonizzarsi con il mondo globale… realizzare personal belongings: oggetti unici e innovativi, espressione diretta delle esperienze dei gusti delle persone indipendenti”.

Davide si trova coinvolto suo malgrado in un’impresa economica paradossale, assurda, estremamente kitsch, alla quale imprevedibilmente il suo finanziatore crede… La città di Barletta sarà coperta dall’alto di giganteschi Angeli dorati? Leggere il racconto per credere.

"Il gruppo di lettura" prende in giro in modo bonario, ma non troppo, tutti noi lettori compulsivi e fanatici, in modo speciale le ex professoresse, descritte come fanatiche, supponenti, pronte ad esibire i loro saperi: analisi impietosa ma davvero realistica di tante di noi.

"Non tutte le exprofessoresse utilizzano il didattichese. Alcune, liberate dai vincoli, si buttano sul linguaggio delle emozioni. Di solito sono quelle che amano i gatti e il mare"

Sarcasmo feroce!

“Ortoressia” è forse il racconto più crudele, perché ha per protagoniste due ragazzine a cui la mamma nevrotica ed ossessionata dalle diete nega qualunque cibo appetitoso, rendendole infelici e nevrotiche a loro volta, finché durante una gita in montagna, sulle Dolomiti, in un rifugio dove si mangiano cibi energetici e pieni di calorie, zuccheri, grassi, avviene un fatto inatteso che combierà la vita di tutti i presenti.

Consiglio Piccola enciclopedia delle ossessioni a tutti voi, a tutti noi, per capire meglio quante delle ossessioni catalogate e raccontate da Francesco Recami siano entrate a far parte di ognuno di noi, spesso a nostra insaputa.
La maestria narrativa dello scrittore fa il resto.