Quanto vale un uomo
- Autore: Andrea Camilleri
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Casa editrice: Skira
- Anno di pubblicazione: 2016
Il volume “Quanto vale un uomo” (Skira, 2016) riunisce tre storie scaturite dalla fervida mente del Maestro siciliano Andrea Camilleri, i testi originali e i monologhi (raccolti in un CD audio) rielaborati a cura di Annalisa Gariglio, ripresi, ampliati e portati sulle scene da tre grandi interpreti contemporanei (Marco Baliani, Ascanio Celestini e Marco Paolini) per “Inedito d’autore”, progetto teatrale nato da un’idea di Camilleri, co-ideazione e cura di Annalisa Gariglio, prodotto da Fondazione Musica per Roma in collaborazione con l’Associazione Culturale 15 Lune.
La rassegna è andata in scena nel marzo 2014 presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma:
- lunedì 17 marzo: Marco Paolini in “Quanto vale un uomo”;
- sabato 22 marzo: Marco Baliani in “La nave volante”;
- sabato 29 marzo: Ascanio Celestini in “Niccioletta”.
Per volontà degli autori i diritti editoriali dell’opera saranno donati a Emergency e destinati alla cura delle vittime della guerra e della povertà, anche la casa editrice Skira partecipa a questa lodevole iniziativa.
Antonella Bellanca di origine siciliana e proprietaria di un’azienda agricola, nel corso di un raduno di coltivatori diretti, raccontò al creatore del commissario Montalbano la storia di suo zio Giuseppe Mario Bellanca (Sciacca, 19 marzo 1886 - New York, 26 dicembre 1960), ingegnere aeronautico italiano naturalizzato statunitense, progettista del primo monoplano a cabina chiusa realizzato negli Stati Uniti, fondatore nel 1927 della Bellanca Aircraft Company, uno dei pionieri dell’aviazione civile statunitense. Incuriosito da questa vicenda Camilleri, si fece mandare dalla signora Bellanca tutta la documentazione riguardante lo zio. L’autore siciliano scoprì “la straordinaria importanza” di questo personaggio, il quale emigrato negli Stati Uniti dalla Sicilia “grazie al suo eccezionale ingegno” era diventato uno dei protagonisti assoluti della storia dell’aviazione mondiale. Colpito dalla “mia personale ignoranza” come scrive lo stesso Camilleri nella Prefazione del volume, l’autore sentì il desiderio di raccontare la storia di Bellanca per farla conoscere anche agli altri. Partendo dalla domanda “Quanto vale un uomo?” con Annalisa Gariglio, il Maestro siciliano, scelse altri due episodi poco noti o sconosciuti al grande pubblico. Le altre due vicende selezionate riguardano l’impresa di Zappi e Mariano dopo il disastro del dirigibile “Italia” nel 1928 e la “strage di Niccioleta” in Toscana compiuta il 13 giugno del 1944 dai nazifascisti. La rappresentazione di questi tre emblematici episodi del passato fu affidata a tre grandi attori del teatro di narrazione. Andrea Camilleri possiede la grande capacità di stupire positivamente il lettore e ciò avviene anche in questo testo il cui filo conduttore è l’uomo e il valore della sua esistenza. Una lucida riflessione sull’esistenza umana che inevitabilmente conduce a una riflessione sulla società contemporanea. Perfetto esempio di coniugazione della storia con la letteratura e il teatro.
«Intelligenza, energia e spirito d’iniziativa mal si adeguano a una vita priva di prospettive offerta da un paese dominato dal tradizionalismo gerarchico, miope ed egoista, dove il privilegio soffoca qualsiasi tentativo di miglioramento. Bellanca, forte del suo “telos”, è un uomo con i piedi staccati da terra e non si accontenta di ciò che l’Italia può offrigli a quel tempo: per realizzare il sogno di volare rinuncia alla vita agiata che la laurea in Ingegneria gli avrebbe permesso in patria. Nel 1911 decide quindi di emigrare alla volta degli Stati Uniti...».
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