Solo per una notte di Christina Lauren

Solo per una notte (Leggeredtore, 2019, trad. it di Chiara Novelli) di Christina Lauren ci parla d’amore e di incontri che sembrano stabiliti dal destino, un destino capace di sparigliare le carte in tavola e ricombinarle nei momenti più inaspettati.

Hazel Bradford è un ragazza. Una bella ragazza. Una dolce ragazza.
Però è anche complicata, lo sa bene chi ha incrociato la sua strada.
E lo sa lei stessa, non ne fa certo mistero.
È il suo carattere, è così e basta: prendere o lasciare.
Prima parla, poi pensa a ciò che ha detto.
Non ha filtri, dice sempre la verità, non ha paura di esternare il proprio pensiero.
E spesso, purtroppo, dice la cosa sbagliata nel momento peggiore.
Un esempio?
Al college era innamorata di Josh.
Solo non riusciva a trovare l’occasione giusta per dichiararsi.
Poi quella festa, la serata più bella della sua vita. In teoria. Nei suoi pensieri.
Sarebbe andata così se, di punto in bianco, non avesse vomitato sulle scarpe di Josh.
Addio serata.
Addio progetti peccaminosi.
Addio storia d’amore.
Sono passati due lustri, da quel triste avvenimento.
Ora parla tranquillamente con Josh, però come amica.
Basta ripetere gli stessi errori, ormai ha imparato la lezione.
Una sera, per tirare su di morale Josh, colpito da una delusione d’amore, organizza un’uscita a quattro.
Tutto inizia bene, il tentativo sembra riuscire.
Però le cose non andranno come previsto.
Decisamente no…

Christina Lauren ci parla dell’amore dispettoso, quello che si nasconde, che é sempre in agguato ma che ci sfugge all’ultimo istante.
Un amore da amare e odiare in egual misura. Salvo poi perdonarlo, quando si lascerà prendere.

Una storia dolce, amara e piccante al tempo stesso, un menu completo dedicato agli amanti dei romance, grazie a personaggi che sentiremo come vecchi amici che stanno soffrendo per trovare quell’angolino caldo e ospitale.
Chissà quante volte è capitato a noi, di soffrire le loro piccole grandi pene. Piccole se sono degli altri, grandi e insormontabili quando le affrontiamo noi di persona.
Chi invece detesta i cosiddetti “romanzetti”, ne stia alla larga: potrebbe innamorarsi e dover ammettere con sé stesso di avere sempre sbagliato a giudicare senza dare nemmeno una possibilità a questo magico filone.