Sotto la pioggia di Pitchaya Sudbanthad

Pitchaya Sudbanthad, al suo esordio come scrittore, pubblica Sotto la pioggia (Fazi, 2021, trad. S. Castoldi) dal 4 marzo anche nelle librerie italiane. Il romanzo ha già raccolto all’estero notevole successo, tanto da essere già stato selezionato come libro dell’anno dal New York Times.

leggi anche

I 100 libri dell’anno per il "NY Times": ecco i titoli disponibili in italiano

Ambientato nella Bangkok tanto cara all’autore originario della Thailandia, il romanzo attraversa un secolo e ci presenta una carrellata di personaggi assai diversi tra loro il cui unico punto di riferimento in comune è un’antica casa.
All’inizio, ogni capitolo sembra più un’abile descrizione di un personaggio piuttosto che una vera e propria narrazione. Mano a mano che si procede nella lettura, però, le storie iniziano a intersecarsi e costruirsi l’una sull’altra in un abile intreccio narrativo.
Nonostante la profusione di personaggi, il romanzo d’esordio di Pitchaya Sudbanthad è l’evocazione di un popolo ma soprattutto di una città, Bangkok che in thailandese si chiama Krungthep e così la nominano i personaggi, pagina dopo pagina.
Il primo capitolo è dedicato a una donna di età indeterminata che cammina per le sue strade affollate della città, entra nell’atrio di un edificio, pensa di prendere l’ascensore al piano di sopra per vedere i suoi genitori, ma all’improvviso viene colpita da una sensazione inquietante e se ne va

“Un frastuono sopra di lei la costringe ad alzare gli occhi. Vede l’infinità del cepuscolo azzurrino e sereno e la mole alta e scura dell’edificio, ma l’istinto le ordina di coprirsi la testa con le braccia incrociate, voltare le spalle e tenersi pronta”.

La narrazione s’interrompe così. È un inizio perfetto per un romanzo permeato da possibilità di minaccia: i personaggi di Sotto la pioggia sopportano infatti dispiaceri, malattie, disastri e violenze, molte delle quali si svolgono all’interno o intorno all’edificio del primo capitolo.
Ecco poi un missionario e medico americano del XIX secolo assegnato a lavorare a Bangkok. Inizialmente è a disagio in Thailandia e spera di essere trasferito via; nutre sospetti nei confronti del popolo thailandese, quello che lui definisce

“La razza siamese; sono un popolo orgoglioso, perfino arrogante”.

Poi il ritratto di un fotografo che vive a Los Angeles negli anni ’70 e fa visita a suo padre malato:

“- Mi sembra ancora strano sentirla chiamare Bangkok - disse il padre. - Per me è sempre Krungthep. Sei ancora capace di pronunciare il nome intero della città come quando eri piccolo? -
- Krungthepmahanakhon... Amon… rattanakosin… Mahinthar...ayutthaya... - cominciò Sammy e poi s’interruppe. Le altre parti del nome restavano sospese nella sua mente”.

Una pagina dopo l’altra quelle storie apparentemente non collegate si accumulano e sono unite sia da un luogo che da destini diversi ma profondamente segnati.
La trama principale del libro riguarda due sorelle, Nee e Nok, un tempo unite ora distanti. Nok vive in Giappone, dove gestisce un ristorante thailandese con il marito; Nee, dopo gli studi infermieristici, ha iniziato a lavorare in un edificio condominiale come receptionist. Le due sono lontane da tempo per un evento del passato che ha cambiato la vita di una di loro e che non può essere perdonato. Nel capitolo l’autore dà il meglio di sé mescolando tratti storici ad altri ricchi d’intenso sentimento.
I personaggi si alternano nei capitoli; alcuni si ripresentano più volte e così le storie si si fanno più complesse, spesso più intense.

La struttura del romanzo è complicata, ma Pitchaya Sudbanthad riesce nel suo intento: crea una storia affascinante, lasciando al lettore la libertà di fare i collegamenti tra le vicende, il che rende la lettura coinvolgente. L’autore descrive personaggi con occhio attento, evoca sapientemente i luoghi; le sue descrizioni della Thailandia sono così intense da trasportare là chiunque scorra le pagine del libro.
Sotto la pioggia si rivela un ottimo debutto per un autore che scrive in modo vivido e al contempo umano.