Storie, curiosità, proverbi e...arte
- Autore: Vittorio Polito
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2022
Vittorio Polito: se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Il traguardo dei novant’anni non è lontano per l’ottantasettenne giornalista pubblicista e scrittore barese, ma la vitalità è quella di sempre, cresciuta esponenzialmente dopo il collocamento in pensione. Nel 2021 abbiamo presentato in questa rubrica Storie, curiosità e proverbi (Wip Edizioni), il suo colto e stuzzicante itinerario tra i detti popolari più diffusi, un libro coloratissimo, illustrato con dovizia di contributi suggestivi, iconografici e fotografici, impreziosito dai disegni di Marialuisa Sabato. Erano tanti gli aforismi che non avevano trovato spazio in quel testo ed ecco realizzato il progetto di un secondo volume, Storie, curiosità, proverbi e...arte, pubblicato sempre da Wip Edizioni (Bari, 2022) e sempre con la copertina realizzata dall’artista e pittrice concittadina.
Non si contano i libri, i premi e i riconoscimenti di Vittorio Polito, nato nell’ottobre del 1935, Cavaliere al merito della Repubblica dal 1985 e dal 2002 Ufficiale dell’Ordine del Quirinale. In quiescenza dal giugno 1999, è autore a tempo pieno dal Duemila, assolto il ruolo di assistente bibliotecario nella facoltà di medicina dell’Università Aldo Moro di Bari in cui si è anche distinto nell’organizzazione di congressi, meeting internazionali, seminari e convegni scientifici di otorinolaringologia e audiologia.
Galeotto per Vittorio è l’amore per la sua città, Bari. Lo ha spinto ad appassionarsi, studiare a fondo la storia locale e riportarne alla luce parti inedite.
Oltre che cultore è certamente una fonte di conoscenze sulle traduzioni cittadine e sul vernacolo barese. Oltre a una costante attività giornalistica per quotidiani e periodici, ha curato due edizioni del volume collettaneo Il dialetto, dignità di comunicazione, dignità sociale (1997), due lavori per le Edizioni baresi Levante (Baresità e... maresità nel 2008, Baresità, curiosità e... l’anno seguente).
Tra gli altri titoli, Pregáme a la barése (Preghiamo in dialetto barese, 2012, in collaborazione con Rosa Lettini Triggiani), San Nicola, il dialetto barese e... (2014, con la copertina di Anna Maria Di Terlizzi). Suoi, nel 2021, anche Baresità e Baresi Doc (con la copertina di Rosario De Gaetano).
Tutti, prima di esplorare il pianeta proverbi, in modo divertito e divertente. Confortato dai commenti positivi riscossi dal primo lavoro, si è impegnato in un nuovo percorso nella saggezza popolare, aggiornando sue note pubblicate sul Giornale di Puglia e insistendo sull’ampio corredo di fotografie, illustrazioni e immagini artistiche.
La presentazione del prof. Nicola Triggiani, ordinario di diritto processuale penale nell’Università barese, è prodiga di complimenti e di indicazioni sulle produzioni di Polito. Efficacemente, il docente osserva che la passione per le consuetudini locali ha favorito il suo incontro anche con quel concentrato di saggezza popolare rappresentato dai proverbi, nel primo libro che pur facendo riferimento a Bari e alla baresità si è aperto a un “respiro nazionale”.
In continuità con quello, l’attuale testo Storie, curiosità, proverbi e...arte è sempre suddiviso in capitoli tematici, trentadue - che trattano argomenti come la Chiesa, la famiglia, le relazioni coniugali, le stagioni, la guerra e la pace, le leggi, le Festività nel corso dell’anno - da “Il volto di Era: Amore” a “Il sentiero del tempo: Vita”. Quasi tutti sono tripartiti in una presentazione del tema, una scelta di proverbi rapidamente commentati e un’arguta sezione di curiosità, che attraggono i lettori e offrono ulteriori elementi di conoscenza, oltre a spunti di vario interesse.
Gli esempi e le citazioni potrebbero essere numerosi, ma è il caso di limitarsi al capitolo in cui Polito si occupa degli stessi proverbi: brevi frasi, se non ammonimenti spiritosi, patrimonio della memoria collettiva, tramandata di generazione in generazione.
C’è incertezza, sull’origine della parola “proverbio”, che ha molti sinonimi, fa notare: sentenza, adagio, aforisma, motto e risulta una sorta di regola generale, favorita dall’esperienza collettiva, nata dalla saggezza popolare, “antica” e rivolta a confermare un fatto naturale, meteorologico, somatico, collaudato e comprovato da una lunga osservazione, vecchia di secoli.
I proverbi, si sa, sono la sapienza dei popoli, o meglio sono:
Piccole note di saggezza per farci capire come vivere meglio.
Dunque veritieri o fantasiosi, utilmente efficaci o soltanto spiritosi, ingenui o furbi, ammiccanti e poche volte volgari.
Perfino la Bibbia ha dedicato spazio a proverbi che esortano a evitare le cattive compagnie, a seguire la retta via, suggeriscono di puntare alla sapienza, avvertono di comportarsi bene con il prossimo, ammoniscono a restare fedeli alla propria sposa.
Dalla trasmissione RAI Top 10 della scorsa estate, condotta da Carlo Conti, Vittorio Polito riprende i dieci proverbi ricordati più spesso.
In ordine decrescente di ripetizione:
- Il lupo perde il pelo ma non il vizio
- Chi fa da se fa per tre
- L’erba del vicino è sempre più verde
- Il buon giorno si vede dal mattino
- Chi dorme non piglia pesci
- Non è tutt’oro quel che luccica
- Ride bene chi ride ultimo
- Chi trova un amico trova un tesoro
- Tra i due litiganti il terzo gode
- Chi non risica non rosica
Siete proprio sicuri di conoscere il loro significato? Troverete tutte le risposte in Storie, curiosità, proverbi e...arte (Wip edizioni, 2022).
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