Una donna indimenticabile di J. R. Ward

John Smith (un nome che è tutto un programma) è un ex militare, un uomo che dà ordini, non ne prende. Non ha mai mischiato la vita privata con il lavoro, anzi, non ne ha mai avuta una, ameno che non s’intenda per vita privata un qualcosa che svanisce con l’alba.
Da tempo gestisce un’agenzia, la Black Watch, che si occupa della sicurezza di politici, uomini di spettacolo, donne minacciate…
Durante una festa conosce Grace Hall, una bellissima e giovane ereditiera. In realtà lui sarebbe lì per proteggere un’altra persona, ma lei è entrata prepotentemente nella sua vita, ormai… Starà a lui decidere quando e come farla uscire, e se ne uscirà…
Caso vuole che un maniaco omicida stia uccidendo, una dopo l’altra, alcune donne in vista apparse sull’articolo di un magazine. E, tra queste, è presente la stessa Grace. All’inizio riluttante, Grace decide d’assoldare John per la propria incolumità. Ma è davvero l’unica ragione? O forse, per entrambi, è arrivato il momento di prendere una decisione che cambierà la loro vita?

J. R. Ward è famosissima per la serie della Confraternita del Pugnale Nero. Lei stessa ha ammesso che “Senza di lui (John Smith) probabilmente non sarebbero esistiti i personaggi della Confraternita del Pugnale Nero: Wrath, Rhage, Butch e gli altri.”
In effetti, sin dalle prime pagine, si notano due cose: la freschezza narrativa dell’autrice, suo autentico marchio di fabbrica, che vi catturerà e vi coinvolgerà per tutta la durata della storia. E, subito dopo, alcune immagini appariranno nella nostra mente: prima Butch, poi un pizzico di Wrath, la dolcezza di Marissa, la determinazione di Mary, l’ira di Rhage.

Pubblicato da Leggereditore nel 2012, Una donna indimenticabile è una storia semplice e complicata al tempo stesso, un tripudio di sentimenti che si sprigioneranno attorno a voi, una sensualità romantica e mai volgare, che allieteranno le ore che condividerete con questo libro. Un acquisto obbligato per i fan dell’autrice, un modo differente per conoscerla, per chi fosse a digiuno delle sue storie.