La Befana vien di notte... e porta tanti bei dolci, si spera! Dolci ai bimbi buoni, carbone ai bimbi cattivi e non solo a loro, considerato che anche da adulti ricevere una bella calza per la Befana fa sempre piacere.
La prima e probabilmente la più famosa cosa che si dice in merito all’Epifania è che tutte le feste si porta via. Triste, vero, ma cerchiamo il modo migliore per festeggiare questa ricorrenza e chiudere in bellezza le feste natalizie di quest’anno.
L’Epifania, prima che per l’arrivo della Befana, ha un significato nella religione cattolica poiché segna l’arrivo dei Re Magi a Betlemme ad adorare il Bambino Gesù.
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Come celebrare la ricorrenza dell’arrivo della vecchietta che, su una scopa, consegna dolci a tutti i bambini e cosa è opportuno scrivere su questa calza?
Ecco le migliori filastrocche e frasi Epifania per fare gli auguri nel giorno della Befana.
Befana: le migliori frasi da inviare
“Per favore mandami una cartolina dei posti che vedrai durante il tuo giro notturno, grazie. Buon lavoro!”
“Abbiamo ricevuto il suo curriculum. Tra le tante candidate, è stata selezionata lei per aspetto e presenza. Passi a ritirare la sua scopa: è assunta!”
“Non dimenticare la revisione della scopa: buon 6 gennaio!”
“Tranquilla, ho lavato le calze prima di appenderle! Auguri Befana!”
“Cara befana, invece di lasciarmi i doni nelle calze, ti prego di accoppiarle, grazie!”
“Tanti cari auguri per questa Epifania, sperando che la Befana porti solo tanto dolci e tante belle novità per questo anno appena iniziato!”
Ho avvisato i Re Magi che quest’anno possono concentrarsi e portare solo oro anche per te! Auguri!
“Basta regali indesiderati: quest’anno niente incenso e mirra! Buona Epifania!”
“Cari Re Magi, su Amazon trovate la lista nascita. Firmato: Giuseppe e Maria”
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Le filastrocche sulla Befana
“La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, il cappello alla romana: viva viva la Befana!”
“La Befana vien di notte con le scarpe rotte rotte, con le toppe alla sottana: viva, viva la Befana!”
“La befana a volte ritarda perché ormai è sorda e tarda, a coloro che son buoni lascia sempre molti doni; ma tra dolci e carboni, manda a tutti i suoi auguroni.”
“Befanina, befanina, fa che io trovi domattina, né regali né balocchi, ma il colore dei tuoi occhi, che mi dicon con calore: “è sol per te tutto il mio amore”!”
“Sopra i tetti, pian pianino
va la vecchia e dal camino
poi si cala e giù rimbalza
per riempire la tua calza
di carbone o di dolcetti
di arance e di giochetti.
Poi risale, se ne va
e un altro anno tornerà!”
“La Befana è una vecchina
che discende dalla luna
sulla scopa di saggina
non appena il ciclo imbruna.
E si accosta pian pianino
alle calze e alle scarpette
messe in fila sul camino
e, ridendo, mette e mette…
Fuori soffia tramontana
e vien giù la neve bianca,
ma pei bimbi la Befana
non ha freddo e non si stanca.”
“O Befana, Befanina,
non passare tanto in fretta,
non scordar la mia casina,
non scordar la mia calzetta!
Al cicchetto ho preparato
un pugnel di fave e fieno,
un canestro ti ho lasciato
di cicchetti tutto pieno.
Tu, venendo a notte fonda,
quando dormo e penso a te,
la mia calza fai ben tonda;
sarò lieto come un Re!”
Una poesia di Cristina Biolcati
La nostra collaboratrice Cristina Biolcati ci ha inviato una poesia per l’occasione dal titolo Ospitate la Befana
Sapeste che gran dama
è nel profondo la Befana.
Non fate che abbia freddo,
riscaldate il suo cuore,
apritele, datele un tetto!
Vi saprà ricompensare
con risate e dolciumi;
abbandonate all’oblio
i vostri ignobili fumi!
Si occuperà dei bambini,
dispenserà gioia e letizia,
l’adoreranno gli adulti
e allontanerà la mestizia.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Frasi per l’Epifania: gli auguri più divertenti per il giorno della Befana
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‘Befana’: insulto o complimento?
Quando si vuol dire ad una donna di una certa età che è vecchia e brutta la si appella “Befana”. A quel punto non c’è niente da fare. Non puoi certo chiamare “Befano” il tuo interlocutore vecchio e brutto, perché anche la lingua è complice dell’antifemminismo dominante. Di un uomo si dice solo che è ‘vecchio e brutto’ ma spesso se ne apprezza la saggezza.
La Befana, invece, sempre pronta a scaricare carbone a chi non si è comportato bene e portare doni a chi è stato buono e che tutti i bambini del mondo aspettano, pur temendone il giudizio, la si descrive scorbutica e malvestita.
La sua caratteristica estetica è quella di cui ci si ricorda di più quando qualcuno definisce una donna “Befana”, non del suo essere capace di portare i doni o il carbone, ma di una vecchia dal naso bitorzoluto, una scopa spelacchiata, scarpe rotte e un fazzolettone rattoppato.
Oggi è facile trovare raffigurata la Befana come una bella ragazza sex per liberarla dall’immagine della vecchiaia e dalla bruttezza. Bisognerà aspettare però ancora molto tempo perché alla parola “Befana” assoceremo i canoni della bellezza e della giovinezza; solo allora essere chiamata “Befana” non sarà più un insulto ma un gentile complimento.