Una mala jurnata per Portanova. Siracusa, 1964
- Autore: Alberto Minnella
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2015
“Auctoritas non veritas facit legem” (Thomas Hobbes).
Alberto Minnella, giornalista, musicologo, scrittore di tascabili noir, ha creato un commissario delizioso, siciliano forse realmente vissuto negli anni Sessanta, come ama sottolineare lo stesso giovane autore, a cui ha dato il nome di Paolo Portanova. Il suo romanzo di esordio pubblicato nel 2013, “Il gioco delle sette pietre. Siracusa, 1964” (Fratelli Frilli Editori) , ha sancito la nascita di questo tormentato e puntiglioso commissario e di un nuovo Camilleri come è stato definito da molti critici Minnella.
“Una mala jurnata per Portanova. Siracusa, 1964” è il secondo tascabile noir a sua firma edito sempre da Fratelli Filli Editori nel 2015. L’ambientazione dei due gialli, Siracusa, è la metafora dell’intera Sicilia circondata da un mare che è "una tavola nera", battuta da un vento sempre più forte e da una pioggia incessante intrisa spesso dal sangue dei morti ammazzati. Il 1964 è una scelta casuale rappresentativa di un anno che potrebbe essere anche il 2016 considerata l’ attualità delle storie di Alberto Minnella. La lingua utilizzata è una sintesi dei dialetti siciliani che lo scrittore, nato ad Agrigento, ha ascoltato e parlato nella sua vita, percorrendo la sua terra. L’io narrante unisce Minnella a Portanova, e viceversa, in un lento scorrere di una vita sempre uguale e di gesti sempre simili, il Toscano nella mano destra, la mano sinistra serrata dentro la tasca, lo scricchiolio della schiena, il pensiero che corre spesso all’amata moglie Carla che vive a Catania, il confronto serrato e costante ad ogni omicidio con il dottor Viganò, “medicus legalis siracusanissimus” e con l’ispettore Gurciullo, uomo meticoloso e pignolo, con degli enormi baffi neri.
In “Il gioco delle sette pietre. Siracusa, 1964” a Capodanno
“l’agente Camurro riceve una telefonata inquietante: è la signorina Russo che dichiara di aver visto tre uomini uccidere Antonio Passanisi, proprietario del ristorante ‘La spada blu’. Arrivato sul posto, il commissario Paolo Portanova si trova al cospetto di una scena del crimine del tutto inedita. Il cadavere di Passanisi è scomparso e con lui anche la più piccola traccia del colpevole. Alla difficoltà delle indagini si aggiungerà la voce insistente della pioggia che aprirà una breccia fra i ricordi del commissario, costretto a fare i conti con il suo passato”.
In “Una mala jurnata per Portanova. Siracusa 1964” a metà giugno
“dopo l’attracco della nave Esperia, mentre al Teatro Greco si rappresenta la Medea di Euripide, alla Marina viene ripescato il corpo senza vita di un ragazzo. È quello di Sebastiano Spicuglia, figlio di un cordaro della città. Tra le caotiche indagini al porto, la scomparsa del padre del ragazzo, l’ambiguità dell’imprenditore Angelo Alessi e l’arrivo del nuovo giudice istruttore Piccolo, le cose al commissariato Abela si faranno sempre più asfissianti. Il commissario Portanova e il suo sigaro Toscano, lontani dalla moglie Carla, dovranno fare i conti con un apparente caso senza fine, dove niente è come sembra”.
I noir di Alberto Minnella lasciano un retrogusto amaro ci confermano che benché esistano uomini come Portanova, dediti alla giustizia, alla lotta alla criminalità questa spesso, troppo spesso, ha la meglio grazie all’omertà, al doppio gioco, al lato oscuro dell’essere umano. Lettura veloce, entusiasmante, to be continued...
Una mala jurnata per Portanova. Siracusa, 1964
Amazon.it: 4,66 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Una mala jurnata per Portanova. Siracusa, 1964
Lascia il tuo commento