Ce l’ho sulla punta della lingua
- Autore: Carla Ferguson Barberini
- Genere: Libri da ridere
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2014
In alcuni istituti scolastici si effettuava di solito un esercizio alquanto sgradevole per la scolaresca. Veniva posta, con una molletta sulla lingua dell’alunno prescelto, una targhetta dove era scritta una parola in modo che fosse letta da tutti gli altri membri della classe tranne che dal diretto interessato.
Il malcapitato doveva indovinare, sulla base delle indicazioni dei compagni, la parola e fino a quel momento la targhetta restava appesa alla sua lingua non certo procurandogli piacere, pertanto il poveretto cercava di accelerare quanto possibile la soluzione.
Da qui il modo di dire che dà il titolo al divertente e istruttivo libro di Carla Ferguson Barberini “Ce l’ho sulla punta della lingua”. L’autrice in realtà non è una persona fisica ma lo pseudonimo scelto da un collettivo di professionisti della comunicazione che operano in diversi ambiti.
Restando nel campo educativo, un’espressione quale acqua in bocca trae origine dall’obbligo fatto ai bambini degli orfanotrofi di non deglutire, per impedire loro di comunicare. Veniva data una motivazione spirituale a questo discutibile gesto, da intendere come un atto di penitenza che Gesù desiderava fosse commesso dagli orfani in segno di riconoscenza per l’amore che la loro sfortunata vita riceveva, nonostante tutto.
“Ce l’ho sulla punta della lingua” mira in modo leggero e dilettevole ad offrire una conoscenza quanto più precisa delle parole che adoperiamo nella quotidianità. Si è soliti, senza nemmeno accorgersene, utilizzare un’infinità di espressioni idiomatiche, modi di dire coloriti e fantasiosi di cui si ignora totalmente l’origine.
“Quante volte capita di dire che una persona non ci va a genio? O che non vediamo l’ora di riabbracciare i nostri cari? E quando, trafelati, si riesce a salire sull’autobus per un pelo? Quando rendiamo pan per focaccia, diamo una mano, partiamo in quinta o non capiamo un tubo”
In queste espressioni linguistiche, gli italiani esprimono la loro grande vivacità culturale, rinomata e famosa in tutto mondo. È insito nell’essere umano il bisogno di rendere i concetti che si vogliono esprimere mediante l’ausilio di simboli, metafore, evocazioni, in modo da stabilire una connessione emotiva, oltre che logica, con l’interlocutore.
In questo agile manuale che non ha pretese di scientificità e di esaustività ma risulta molto preciso e mai superficiale, Carla Ferguson Barberini fa in modo che il lettore, in modo semplice e gustoso, ritrovi il bandolo della matassa di molte locuzioni ed espressioni figurate, in un piacevolissimo viaggio nella lingua italiana.
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