Foto di Joel Dicker di Krimidoedel, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/license...> , via Wikimedia Commons,
Un animale selvaggio (La Nave di Teseo, 2024) è il libro più letto in Italia nel 2024, secondo l’AIE (Associazione Italiana Editori). E a ragione: i polar - “roman policier”, ovvero romanzo poliziesco - di Joël Dicker sono dei veri e propri bestseller, con più di dieci milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Chi è Joël Dicker, quali sono 4 dei suoi romanzi assolutamente da non perdere e, soprattutto, perché leggerlo? Qual è il segreto del suo successo?
Chi è Joël Dicker?
Joël Dicker è nato in Svizzera, a Ginevra, il 16 giugno 1985.
Inizia a scrivere romanzi nel 2009, con Gli ultimi giorni dei nostri padri, e un anno dopo vince il concorso del Prix Genevois des Ecrivains.
Nel 2013, in Italia arriva il romanzo che lo rende famoso in tutto il mondo: La verità sul caso Harry Quebert, un successo planetario accresciuto anche dalla serie tv in dieci puntate con protagonista Patrick Dempsey nei panni di Harry Quebert e Ben Schnetzer nel ruolo di Marcus Goldman, il narratore del romanzo.
Da lì, c’è un susseguirsi di opere che non fanno altro che confermare il talento del giovane scrittore svizzero: nel 2015 (in Italia l’anno dopo) pubblica Il libro dei Baltimore, spin-off de La verità sul caso Harry Quebert; nel 2018 La scomparsa di Stephanie Mailer; nel 2020 L’enigma della camera 622; infine, nel 2022, Il caso Alaska Sanders, quasi un finale della trilogia di Marcus Goldman.
Ma è nel 2024 che Dicker diventa l’autore più letto in Italia, con il suo ultimo successo: il romanzo Un animale selvaggio, pubblicato a marzo dalla casa editrice La Nave di Teseo. Che raggiungesse questo traguardo non sorprende; ciò che sorprende davvero è che non l’abbia raggiunto prima di quest’anno.
I libri di Joël Dicker: 4 consigli di lettura
Se siete curiosi di leggere dei libri dell’autore più letto in Italia del 2024, Joël Dicker, ma non sapete da dove iniziare, ecco 4 consigli di lettura che non potete assolutamente perdere.
La trilogia di Marcus Goldman
Tre dei libri di Joël Dicker possono essere considerati una trilogia a se stante, ovvero La trilogia di Marcus Goldman, dal nome del narratore dei tre romanzi. Sebbene sia possibile leggerli separatamente e/o in qualsiasi ordine, il consiglio è di leggerli non secondo la cronologia di pubblicazione, ma secondo il contenuto, partendo da:
La verità sul caso Harry Quebert
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La verità sul caso Harry Quebert (Bompiani, 2012, trad. di Vincenzo Vega) è indubbiamente il romanzo di Joël Dicker più conosciuto, quello che, a soli ventisette anni, gli ha permesso di scalare le classifiche e di farlo conoscere al grande pubblico.
Come definire il genere di questo romanzo, che sfugge alle definizioni più semplicistiche? È un giallo, un polar, ma anche un memoir, quasi un metaromanzo, e un po’ anche una storia d’amore. A narrare la vicenda è Marcus Goldman, un giovane scrittore americano - o meglio, Lo scrittore - che, dopo lo straordinario successo del suo primo romanzo, si ritrova intrappolato nel blocco dello scrittore, e non riesce a scrivere nient’altro. In cerca di ispirazione, chiede consiglio al suo mentore, Harry Quebert, celebre autore e suo ex professore alla Brown.
Ma quando un evento inaspettato sconvolge la vita di Harry, Marcus si ritrova coinvolto in un mistero che mette in discussione tutto ciò che credeva di sapere sull’uomo che considerava un maestro e amico. Eppure, il libro è molto più di questo: cercando di far luce sul passato pieno di ombre di Harry Quebert, il mentore ci regalerà, all’inizio di ogni capitolo, una lezione sulla scrittura e su cosa significhi essere uno scrittore, rendendolo quasi un metaromanzo, un libro che parla di libri, e della genesi del libro che Marcus decide di scrivere: La verità sul caso Harry Quebert.
Il caso Alaska Sanders
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Il caso Alaska Sanders (La Nave di Teseo, 2022, trad. di Milena Zemira Ciccimarra) è un giallo che segna il ritorno di Marcus Goldman: è ambientato undici anni dopo il caso che ha reso famoso Marcus, e segue lo scrittore e il sergente Perry Gahalowood - un personaggio già incontrato ne La verità sul caso Harry Quebert - che si trovano di fronte a un nuovo mistero, ovvero l’omicidio di Alaska Sanders.
Sebbene il caso sembri già risolto, nuove rivelazioni e nuovi indizi emergono, mettendo in discussione la narrazione ufficiale, spingendo Marcus e Perry a scavare nel passato e riscrivere una verità che sembrava ormai definitiva.
Nel libro, due elementi in particolare colpiscono il lettore:
- aleggia la presenza costante di Harry Quebert, più di un amico per Marcus, ma un vero e proprio mentore, colui che gli ha insegnato cosa significhi essere uno scrittore;
- Marcus fa spesso riferimento a un evento sconvolgente che colpì un ramo della sua famiglia, quella dei Goldman di Baltimore, un evento che lui definisce “la Tragedia”, ma senza mai dare spiegazioni al riguardo.
Recensione del libro
Il caso Alaska Sanders
di Joël Dicker
Il libro dei Baltimore
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Il libro dei Baltimore (La Nave di Teseo, 2016, trad. di Vincenzo Vega) può essere considerato il terzo e ultimo libro della trilogia di Marcus Goldman, il degno finale di una storia che ci racconta la vita di Marcus, e svela le ombre del suo passato. E della Tragedia.
Il romanzo segue Marcus Goldman mentre ripercorre la storia dei suoi cugini, Hillel e Woody, i Goldman di Baltimore - o, più semplicemente, i Baltimore - appartenenti a una famiglia ricca e affascinante che vive una vita apparentemente perfetta. Attraverso i ricordi e le analessi di Marcus, veniamo catapultati nell’opulenta esistenza dei Baltimore, da cui, però, emergono segreti, rivalità e drammi che hanno segnato il destino della famiglia, culminando nella Tragedia. È una narrazione che, intrecciando sapientemente passato e presente, ha lasciato un segno indelebile nel cuore di Marcus... e non solo.
Perché la vera Tragedia è finire un libro di Joël Dicker. Come si riprende a vivere, dopo?
Recensione del libro
Il libro dei Baltimore
di Joël Dicker
La scomparsa di Stephanie Mailer
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La scomparsa di Stephanie Mailer (La Nave di Teseo, 2018, trad. di Vincenzo Vega) di Joël Dicker è il classico esempio di romanzo in cui, se pensate di aver capito chi sia in realtà il colpevole, potete stare tranquilli che siete sulla strada sbagliata.
Nonostante si senta la mancanza di Marcus Goldman e dell’alone onnipresente di Harry Quebert sullo sfondo, è un romanzo che tiene il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
La storia ha inizio nel 1994, nella cittadina di Orphea, negli Hamptons, quando quattro persone vengono brutalmente assassinate. L’indagine viene chiusa rapidamente da due giovani poliziotti, Jesse Rosenberg e Derek Scott, e per vent’anni non se ne parlò più.
Questo finché non arriva una giornalista determinata a far luce sul caso: Stephanie Mailer. Lei è convinta che i due poliziotti, nel 1994, abbiano commesso un errore, e che il vero colpevole sia ancora libero; tuttavia, dopo questa rivelazione, Stephanie scompare misteriosamente. Da qui, le indagini del passato e del presente si intrecciano su più piani, dando il via a un nuovo caso che poterà alla luce segreti, bugie e verità sepolte.
Recensione del libro
La scomparsa di Stephanie Mailer
di Joel Dicker
Il segreto del successo di Joël Dicker
Il successo di Joël Dicker si basa su una combinazione di elementi che lo rendono un punto di riferimento nel panorama letterario contemporaneo di gialli e thriller, prime tra tutte le trame ricche di suspense: Dicker è un vero e proprio maestro nell’arte di intrecciare storie complesse e misteri intricati che si muovono spesso tra passato e presente, in cui si susseguono colpi di scena che tengono il lettore incollato alle pagine; se pensate di aver capito chi sia il colpevole, state tranquilli che vi sbagliate. La struttura narrativa, infatti, è complessa e dinamica, con frequenti salti temporali, flashback e cambi di prospettiva; eppure, nonostante la complessità delle trame, lo stile di Dicker è straordinariamente chiaro, scorrevole e accessibile al vasto pubblico.
Dopodiché, un altro elemento imprescindibile dei suoi romanzi sono i personaggi, profondi e realistici: Marcus Goldman e Harry Quebert sono solo due dei protagonisti dei suoi libri, ma sicuramente sono quelli che impariamo a conoscere meglio. Sono umani, vulnerabili, credibili, con pregi e difetti che li rendono sorprendentemente vicini a noi.
Le sue storie, inoltre, sfuggono alle definizioni più banali di genere letterario: non sono solo thriller o polar, ma sono libri che offrono riflessioni sulla scrittura, sull’arte dello scrivere e su cosa significhi essere uno scrittore.
Ma la lista dei consigli di lettura potrebbe continuare: con Joël Dicker non sbagliate mai. Ogni suo nuovo romanzo vi farà pensare che ce l’ha fatta, anche questa volta, a sorprendervi. Non c’era davvero bisogno di una statistica dell’AIE per capire il talento e il potenziale di questo giovane scrittore: è stata solo una conferma che ci lascia in attesa di scoprire quale sarà la sua prossima storia.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: 4 libri da leggere di Joël Dicker, l’autore del romanzo più letto del 2024
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