Un animale selvaggio
- Autore: Joël Dicker
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: La nave di Teseo
- Anno di pubblicazione: 2024
Il successo strepitoso che hanno avuto i precedenti romanzi del giovane e ormai notissimo scrittore svizzero Joël Dicker si ripete ora per l’ultimo atteso thriller, Un animale selvaggio, tradotto per La nave di Teseo da Milena Zemira Ciccimarra: le foto che ritraggono le lunghe file di fan in attesa dell’autografo sulla loro copia del libro testimoniano il fascino che l’autore, bellissimo, suscita nei lettori/lettrici, cha credo in maggioranza.
È la storia di una clamorosa rapina, avvenuta in una gioielleria nel più ricco quartiere di Ginevra, il 2 luglio 2022.
La storia viene raccontata giorno per giorno, andando avanti e indietro nel tempo, mettendo insieme le vicende delle due coppie di protagonisti intorno ai quali la trama si dipana: Arpad e Sofie, una coppia che vive lussuosamente in una villa tutta vetri situata in un bosco appena fuori dei confini di Ginevra, hanno due figli, sono oggetto di invidia per il loro fascino, la qualità della vita che svolgono, la ricchezza che ostentano: lui lavora in banca, mentre lei è avvocato.
Greg e Karine invece sono più modesti: anche loro hanno due figli, ma vivono in un appartamento in una zona meno elegante, chiamato “l’Obbrobrio”; lei lavora in una boutique del centro, lui è un poliziotto delle forze speciali.
La vicenda inizia da un’ossessione: Greg si sente attratto morbosamente da Sofie, la spia da un cespuglio mentre porta a spasso il cane, rischia di essere scoperto, perché anche un’altra ombra misteriosa sta spiando la stessa donna: così allorchè Sofie e Arpad denunciano un tentativo di intrusione nella loro proprietà, proprio Greg si incarica di sorvegliare la zona, e in questo modo riesce a penetrare nella casa di vetro dei Braun, farseli amici, diventare una sorta di loro protettore. Anche Karine, la moglie, riesce a diventare amica e confidente della bellissima Sofie, e fra le due coppie così diverse nasce un legame che precede i fatti che coinvolgeranno tutti loro e una quinta persona, Fauve, di cui nulla si può dire per non spoilerare la trama.
Joël Dicker riesce a costruire una trama perfetta, un giallo in cui tutti sono più o meno colpevoli, tutti sono implicati a diverso titolo in vicende lontane, le cui conseguenze solo ora vengono allo scoperto, denunciando il doppio ruolo avuto, le menzogne, i raggiri, che hanno coinvolto tutti loro.
Una pantera tatuata su una coscia dell’affascinante Sofie resta un punto intrigante dell’intero romanzo.
Nessuno è davvero innocente in questa storia ben costruita e molto coinvolgente: i lettori fino alla fine del romanzo non sanno davvero con chi hanno avuto a che fare, da che parte stare, chi sono davvero i buoni, di chi sono le colpe.
La Svizzera neutrale, la cassaforte d’Europa, appare il luogo in cui si ammassano enormi mucchi di banconote, nascoste e ben custodite, di cui nessuno conosce la reale provenienza: una Peugeot grigia, una Aston Martin con targa del Regno Unito, una Porsche svizzera, corrono nel tempo attraverso le strade al confine con la Francia, per raggiungere rapidamente Saint-Tropez, dove si è svolto in passato molto del vissuto dei protagonisti. Non si può dire di più per non distogliere i lettori da una narrazione avvincente, ma, a mio avviso, meno intrigante dei precedenti libri di Dicker: La verità sul caso Harry Quebert resta per me inarrivabile!
Un animale selvaggio
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Un animale selvaggio
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