90 classici da leggere per chi ha fretta di Henrik Lange

Come riassumere un classico in quattro e quattr’otto. Anzi, meglio in quattro tavole. Ecco un salvatempo a portata di tasca. Henrik Lange sintetizza la bellezza di novanta romanzi – diconsi novanta, ragazzi! - assurti a classici della letteratura mondiale con pochi colpi di matita. Da Alice nel paese delle meraviglie ad American Psycho; da Fahreneith 451 a Il lupo della steppa; da La morte a Venezia a Alla ricerca del tempo perduto. Ci sono tutti, non perderete neppure uno di questi autentici capolavori: in men che non si dica, senza neppur averli letti, conoscerete più o meno il succo, in pillole, degli intrecci narrativi dei romanzi più famosi.

Prendi Il nome della rosa di Eco. Magari non hai visto neppure il film, e sai pure che l’autore inanella da tempo romanzi uno più noioso dell’altro, e non hai voglia dunque di leggerti questo, peraltro l’unico dei suoi splendidamente riuscito. Ebbene, in pochi secondi Lange ti fa sapere di fra Guglielmo da Baskerville, dei monaci assassinati uno dopo l’altro e, alla fine, dell’esistenza del libro letale nascosto nella biblioteca del convento.

Il vademencum è pensato - appunto - per chi ha fretta. Sì, per chi ha fretta di far un tantino di bella figura, parlando di questo o quel libro però senza sforzi.
Anche se la lettura dovrebbe essere essenzialmente un piacere, un sollazzo per la mente, c’è invece chi la sente come un dovere o un impegno, come un passaggio obbligato per poi poter sfoggiare all’occorrenza qualche citazione colta.
Un utile soccorso anche per chi d’abitudine sfoggia commenti su libri di cui a malapena conosce il contenuto, imperterrito a barare, prima di tutto con se stesso. Meglio soprassedere. Boccaccia mia statti zitta!, diceva tanti anni fa Provolino di Raffaele Pisu.

90 classici da leggere per chi ha fretta tuttavia ha in sé una propria valenza editoriale: ben impostato e impaginato, dal disegno evocativo, intelligente, ironico e irriverente al punto giusto. Un tipico opuscoletto dei nostri tempi sempre più frenetici, effimeri, superficiali; di una società patinata, apparente, vuota di contenuti, volta a consumare tutto e subito, senza dubbio più scolarizzata rispetto al passato, ma forse meno colta di un tempo.
Miscellanea da non liquidare come pubblicazione trash, bensì divertente, scanzonata, spensierata. E allora, passi pure questo sbrigativo e telegrafico carosello letterario in salsa fumettistica.