A casa della nonna
- Autore: Alice Melvin
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2016
“A casa della nonna” (Rizzoli, 2016, titolo originale Grandma’s House, illustrazioni di Alice Melvin, traduzione di Beatrice Masini) è il primo libro pubblicato in Italia, nato dai ricordi della casa di sua nonna, della giovane scrittrice e illustratrice scozzese Alice Melvin che vive a Londra, dove lavora soprattutto con la carta e i tessuti e collabora con la Tate Modern.
“Spesso dopo la scuola vado a casa della nonna, dove tutto è diverso ma resta sempre uguale”.
Sally, una simpatica bambina bionda dai capelli a caschetto e con lo zaino sulle spalle amava andare a trovare la nonna. La casa a due piani possedeva un giardino fiorito ed era arredata con mobili antichi e confortevoli. L’amata nipotina, appena superato il portoncino rosso, posava sull’attaccapanni all’ingresso il suo cappottino marrone. In cucina, cuore della casa, sopra il grande tavolino di legno si notavano tracce di una torta preparata da poco. La piccina si versava un bicchiere di latte dalla mucca di porcellana per poi sedersi sulla sedia a dondolo in salotto. In un angolo la nonna aveva una macchina da cucire e tutto l’occorrente per creare graziosi vestitini per la sua nipotina. Di fronte alla zona cucito un mappamondo indicava alla curiosa bambina luoghi lontani e sconosciuti. Il salone ospitava una bella libreria in legno piena di volumi con accanto uno scrittoio, un caldo tappeto dai colorati disegni ottagonali completava l’arredamento.
“Non sono capace di caricare la pendola vicino alle scale, perché la chiave ce l’ha la nonna”.
Ma dov’è la nonna? Si domandava Sally. La biondina, dopo aver salito le scale, era arrivata al suo posto segreto e preferito: la soffitta dove la nonna custodiva i suoi ricordi di gioventù e vecchi giocattoli. Un cavallo a dondolo blu, vari bauli in pelle contenenti chissà quante cose interessanti e vetuste, una casetta per le bambole e un paravento dall’aria retrò. Ma la nonna dove si era nascosta? Nel bagno la bambina faceva “una nuvola di talco” e aveva indossato una collana rossa e un cappellino anni Trenta del Novecento molto vezzoso che le donava molto. Le fotografie che si trovavano esposte sulla parete del corridoio erano spesso spunto di racconti da parte della nonna. Forse la nonna si trovava nella bella veranda piena di piante e fiori con divano e poltrone in midollino dipinti di blu. In giardino la piccola aveva sentito una voce gentile e familiare che la chiamava... A chi sarà appartenuta?
Un albo delicato e poetico, la dedica “Per mia figlia Florence e mia nonna Muriel” e tante alette da sollevare, il tetto della mansarda che si apre e aperture dove sono le porte delle stanze, in cui traspare tutto l’immenso affetto che scorre tra nonni e nipoti. La casa della nonna è un luogo magico e caldo dove sentirsi protetti e confortati. Un tenero e sentito omaggio alla nostra infanzia in cui l’amore incondizionato dei nostri avi illuminava le nostre vite.
“Lei dev’essere qui da qualche parte”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: A casa della nonna
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