A modo mio
- Autore: Alex Sanchez
- Casa editrice: Playground
- Anno di pubblicazione: 2012
“Lance, in realtà pensa di essere democratico in tema di uomini, è attratto da tutti i generi di ragazzi: ispanici, bianchi, afroamericani, asiatici …” (Pag. 6)
Le prime storie di Alex Sanchez erano ambientate nell’High School americana, ma il mondo muta e per lo scrittore sembra evolversi positivamente, segno di una maturazione importante.
I primi romanzi dello scrittore ispanico erano dei veri drammi, dei sofferti coming out, storie complesse, relazioni scolastiche difficili, fino a culminare in pestaggi e violenze.
Le scuole hanno subito una trasformazione: i ragazzi gay competono per i coming out più fantasiosi, i compagni etero sono orgogliosi di avere degli amici omosessuali e considerano retrogradi i loro predecessori con i loro stupidi insulti.
Questo cambiamento vale per tutta la società, sia per le ricche scuole private sia per i licei popolari.
Allora, come sono mutate le relazioni gay e la loro maniera di vivere?
Alex Sanchez è uno specchio di questa America: si è evoluto, si è modernizzato, adeguato ai tempi e ai nuovi mezzi di comunicazione.
Nel libro A modo mio della colonna High School (Playground, 2012) si parla di facebook, messagers, gaydar, ma innanzitutto emerge una domanda retorica assillante per tutta la storia:
“Pensa che la bisessualità sia una specie di trucco. Dice che le persone nascono gay o etero” (Pag. 48)
Questa è la nuova frontiera del mondo omosessuale americano: trovare dei nuovi limiti, delle nuove prospettive per assumere sempre e comunque, delle differenze utilizzate per plasmare le giovani personalità e i caratteri acerbi degli adolescenti studenti americani.
La storia si basa tutto sul flebile confine, incerto e indeterminato fra omosessualità e eterosessualità. Per affermare una figura intermedia i giovani protagonisti discutono – spesso a vanvera – di bisessualità, come a voler delimitare una terra di nessuno, un passaggio nella scelta.
Lance è gay certo e convinto, la sua amica Allie è etero e con un bel ragazzo.
Sergio è un sicuro bisessuale, mentre la sua amica – la giapponese Kimiko – è un’agguerrita lesbica.
Ovviamente le coppie si sgretolano, si confrontano, si paragonano per determinare una strada di crescita.
Il gioco dell’autore è quello di mischiare tutto e tutti, fino a confondersi, fino a poi ritrovarsi con le idee ben chiare, superando le distinzioni linguistiche.
Per arrivarci lo scrittore si serve di dialoghi molto attenti e carichi di significato.
Crea confusione e dubbio:
“Non faccio che chiedermi: starà pensando a me o a un ragazzo?” (Pag. 35)
I dialoghi fra Lance e Sergio hanno un ritmo dettato sempre ed esclusivamente sul valore e sull’esistenza della bisessualità. Non hanno un momento di tregua, è quello lo scopo di tutte le conversazioni: “Come gli omofobi non credono che esistano davvero i gay? Hai la fobia dei bisessuali.” (Pag. 57)
Non manca il tono autorevole con la citazione dello sfruttato dottor Kinsey con la sua Bibbia sul sesso: “ […] la maggior parte delle persone si trova nel mezzo tra eterossesualità e omosessualità … “ (Pag. 51)
Il gioco delle parti fra i quattro personaggi procede con una struttura divisa e incrociata.
Le due coppie di amici sono simmetriche e le reazioni sono opposte, soprattutto i consigli delle singole amiche. Inoltre c’è un contrappeso fra loro: i personaggi sono liberi, possono scegliere e le uniche resistenze provengono delle due madri immigrate, la giapponese mamma di Kimiko e la madre spagnola di Sergio, simbolo delle ultime resistenze ai cambiamenti, le quali oramai discendono solo da culture lontane e diverse.
Ma i genitori nulla hanno da temere. I ragazzi sono esageratamente puritani e completamente distinti dai loro antenati, i quali vivevano una libertà sessuale ora scomparsa.
Pure il linguaggio di Sanchez si adegua e il suo modo di esprimere il sesso è piuttosto perbenista.
Durante il rapporto usa parole onomatopeiche, suoni da fumetto: “Ahhh!” … “Wow!” (Pag. 123) oppure tenerezze nascoste: “Ma mentre il sangue pompa nelle vene, le cose cominciano a farsi troppo intense […]” (Pag. 61) mentre il massimo per un adolescente è “Abbiamo fatto del sesso manuale!” (Pag. 123)
Altro tema della storia è la poesia. Se in È una questione d’amore (Playground, 2009) l’omosessualità è rapportata alla religione, nel suo ultimo libro Sanchez si confronta – oltre le citate categorie mentali – con la poesia.
Sarà la poesia a liberare le due ragazze dalle loro catene mentali: “Dovrei consentirmi di amarla semplicemente per poter essere una poetessa migliore?” (Pag. 150)
La conclusione è ottimistica, partendo da un’immagine cinematografica: Lance abbraccia il setter irlandese di peluche, mentre Sergio getta l’orsetto di Lance per terra.
Da questo gesto contrario si comprendono le psicologie dei due ragazzi: Lance è un tenerone, con tanto desiderio di amare, mentre Sergio è un po’ prima donna, detta le regole capace anche di gesti ribelli.
Il duplice gesto, parallelo e contemporaneo, è indiscutibilmente il segno di un mondo nuovo.
A modo mio
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