Franco Loi, nato a Genova nel 1930, è morto ieri a Milano, la città in cui si era trasferito a soli sette anni e dove aveva iniziato a scrivere le sue poesie dialettali.
Beppe Sala, sindaco di Milano, ha così commentato, sul suo profilo Twitter, la notizia della morte del poeta e critico letterario:
"Milano ricorderà la sua straordinaria lirica colma di realismo, capace di mescolare diversi elementi e influenze".
Franco Loi: vita e poetica
Loi era considerato uno dei maggiori autori del secondo Dopoguerra — il maggiore se in riferimento agli autori in dialetto milanese. Il suo esordio risale al 1973 con la raccolta I cart, ma la sua attività letteraria aveva iniziato a intensificarsi solo negli anni Ottanta, sia sul versante poetico sia su quello critico, dopo aver curato le relazioni pubbliche presso l’ufficio pubblicità della Rinascente e aver lavorato come ufficio stampa per la casa editrice Mondadori.
Le sue raccolte poetiche — tra le più fortunate ricordiamo Amur del temp (1999), riedita nel 2018 — gli erano valse svariati importanti riconoscimenti, tra cui il premio Bonfiglio, il premio Nonino, il premio Librex Montale e il premio Brancati.
Non solo: Loi era stato insignito dalla provincia di Milano dell’Ambrogino d’oro e del Sigillo Longobardo dalla regione Lombardia.
La lingua dei componimenti di Franco Loi è una lingua espressionistica, con un dialetto milanese sempre aperto alle contaminazioni, che intreccia voci diverse: dal gergo proletario ai forestierismi, dagli arcaismi ai neologismi.
Le sue poesie sono spesso incentrate sulla polemica sociale e politica, senza però rinunciare all’intimismo lirico: la guerra, la violenza della storia, le ferite non rimarginabili lasciate dal tempo, l’invettiva, il paradiso perduto e costantemente ricercato nella preghiera sono alcuni dei temi a lui più cari.
Le sue opere più famose
Tra le svariate raccolte poetiche di Franco Loi ricordiamo:
- I cart (Edizione Trentadue, 1973)
- Poesie d’amore (Il Ponte, 1974)
- Stròlegh (Einaudi, 1975)
- Teater (Einaudi, 1978)
- L’Angel (San Marco dei Giustiniani, 1981)
- Aria de la memoria (Einaudi, 2005), che raccoglie tutte le poesie scritte tra il 1973 e il 2002.
L’ultima raccolta risale al 2013 e si intitola Nel scûr (Quaderni di Orfeo).
Loi era anche autore di un libro di racconti (L’ampiezza del cielo) e di diversi saggi (tra cui Diario breve e La lingua della poesia).
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Addio a Franco Loi: il poeta dialettale è morto a 90 anni
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