Si è spento a Roma l’8 marzo 2014 il giornalista e scrittore Costanzo Costantini, firma storica del Messaggero di Roma. Attento osservatore della vita culturale dal dopoguerra ad oggi, Costantini, nato nel 1924, nella sua lunga carriera fu apprezzato da numerosi artisti tra cui, in particolare, Federico Fellini.
I libri di Costanzo Costantini
Molti sono i libri da Costantini pubblicati che trattano delle figure di personaggi famosi. Tra quelli di maggior spicco ricordiamo “Marcello Mastroianni. Vita, amore e successi di un divo involontario”, un ritratto dell’attore più volte a colloquio con il giornalista scomparso. Attraverso la voce di Mastroianni e altre testimonianze, viene ripercorso il cammino di vita di un uomo divenuto famoso quasi per caso e, quindi, ancor più consapevole di quanto straordinaria sia stata la sua esistenza sia a livello pubblico che privato. Dal libro si evince che la vita dell’attore è stata caratterizzata da passioni amorose, ma anche da successi professionali determinati sia dalle sue capacità di recitazione, sia dal destino che gli aveva fatto incontrare personaggi di spicco tra cui Vittorio De Sica, Luchino Visconti e Federico Fellini.
Tra i libri dedicati a Fellini ricordiamo “L’inferno di Fellini” e alla di lui moglie nonché amica, amante e musa ispiratrice “Gelsomina. Giulietta Masina racconta”.
E’ doveroso menzionare anche “Sangue sulla dolce vita”, narrazione che mostra aspetti bui della “dolce vita romana” degli anni Sessanta. Accanto alle feste e alle serate di divertimento, molti, come in altri periodi, sono stati i fatti tristi, quasi da non ricordare. Costantini, invece, fa luce su di essi: dal caso Montesi al giallo Fenaroli, dall’uccisione di Christa Wanninger alla strage compiuta dal marchese Casati, la Roma del glorioso inizio degli anni Sessanta appare una città diversa in queste pagine attraverso la ricostruzione attenta non solo degli eventi felici, ma anche delle oscure atmosfere.
Ricordiamo altri titoli di saggi e biografie di Costantini tra cui “Moravia e le sue tre disgrazie”, in cui il giornalista fa un ritratto piuttosto forte del rapporto di Moravia con l’universo femminile e mette con una certa audacia in luce altri difetti del grande scrittore.
Per ultimo ricordiamo “De Chirico. Il pittore portentoso”, biografia di Giorgio de Chirico nata dalle confidenze che il giornalista raccolse nel 1977 durante le interviste al grande artista che qui, pur nella consapevolezza del valore delle sue opere, ci appare come un uomo forte, volitivo, a volte irriverente e che si considerava "colui che resta solo a combattere nel campo della buona pittura" .
Non mancavano sincerità e schiettezza a Costanzo Costantini. Le sue biografie sono state tutte intense, celebrative ma, al contempo, molto reali. Un uomo assai sincero che ha conosciuto tanti personaggi famosi e di essi ha raccontato nel bene e nel male.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Addio a Costanzo Costantini, firma storica del Messaggero: i suoi libri
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