Al servizio di Adolf Hitler di V.S. Alexander

Magda Ritter è una ragazza di venticinque anni quando, nel 1943, a Berlino si iniziano a sentire le prime avvisaglie della guerra. Spinti da un senso di protezione i genitori la mandano a Berchtesgaden dagli zii, due persone che per lei sono come estranei. Magda è triste per aver lasciato l’unica casa che conosce e preoccupata per la sicurezza della sua famiglia, ma cerca di farsi forza e di essere una buona ospite dai suoi parenti; per quanto lo zio sia di carattere benevolo, sua moglie invece impiega poco a farle capire che non vuole una bocca in più da sfamare, così la ragazza viene spinta a trovarsi un lavoro al più presto.
Grazie agli agganci dello zio all’interno del partito, Magda viene selezionata per un lavoro top secret, per il quale viene prelevata da casa e portata in un edificio isolato, tanto bello quanto grande. Quel posto è circondato da SS armate e finalmente le dicono quale sarà il suo compito: dovrà assaggiare le pietanze destinate al Führer.

Lei ed altre ragazze costituiscono quindi l’unico ostacolo tra Hitler e chiunque cerchi di avvelenarlo, a prezzo della loro stessa vita. La ragazza non ha mai chiesto per quel lavoro e, terrorizzata all’idea di morire, pensa di rifiutare. In questo modo però il suo nome verrebbe associato al pari di quello dei traditori e nessuno le darebbe altre opportunità di lavoro quindi, nonostante la paura, è costretta ad accettare.
Dopo il panico iniziale Magda capisce che le possibilità che qualcuno avveleni il leader della Germania sono molto lontane e inizia a godersi la permanenza in quel luogo da favola. La villa infatti è così isolata da non risentire per nulla della guerra, nemmeno per l’assenza delle provviste sulla tavola, che invece è sempre imbandita.
Magda fa appena in tempo ad adattarsi quando la conoscenza di due SS la mette a parte della verità sulla battaglia che il popolo tedesco sta combattendo. Hitler non è l’uomo benevolo che vuole far credere e le prove di cui viene a conoscenza confermano le teorie del padre di lei e, se prima le si torceva lo stomaco per la paura di essere avvelenata, ora vuole che qualcuno provi davvero a uccidere quell’uomo che ha provocato tante atrocità restando a guardare dal suo rifugio dorato.
La ragazza entra quindi nel mondo dei cosiddetti traditori, di coloro che vogliono porre fine ai mandanti di questa guerra, ma la sua vita è costantemente sotto l’occhio delle guardie e l’obiettivo finale sembra sempre sfuggire dalle mani.

Riusciranno ad uccidere Hitler? Li scopriranno o ne usciranno indenni? Dureranno le amicizie che si è creata in quel mondo che, giorno dopo giorno, diventa sempre più soffocante? Soprattutto, cosa sono disposti a sacrificare per portare a termine i loro piani?
“Al servizio di Adolf Hitler” di V.S. Alexander è un romanzo in cui alcune scene sono tratte da una storia vera (da cui è ispirato anche il romanzo di Rosella Postorino "Le assaggiatrici"), come specificato dall’autore alla fine del libro. Il punto di vista della protagonista vi trascinerà dentro la storia, immergendovi in una realtà di cui si è sentito tanto parlare e che non andrà mai dimenticata, facendovi tenere il fiato sospeso fino alla fine.