

Andare per i luoghi dell’editoria
- Autore: Roberto Cicala
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: il Mulino
- Anno di pubblicazione: 2024
Andare per i luoghi dell’editoria (Il Mulino, 2024) è molto più di un testo: è un viaggio nell’anima culturale dell’Italia, alla scoperta dei luoghi dove nascono i libri, le “case” degli editori, e della loro storia, che contribuisce a plasmare l’identità del nostro Paese. Ed è tutto merito di Roberto Cicala, editore, filologo e professore universitario, il quale ci guida in questo viaggio, fisico e intellettuale, che lega il passato al presente e invita il lettore a riscoprire il valore eterno dei libri e dell’editoria.
L’obiettivo di questo itinerario?
tenta[re] di tracciare una piccola storia dell’editoria italiana attraverso alcuni marchi consolidati la cui aura permea molti luoghi.
Sin dalle prime pagine, Cicala cattura il lettore con una brillante riflessione:
Eppure cos’è un libro se non un luogo dove si possono incontrare storie, persone ed emozioni?
Ed è con questa premessa che inizia un viaggio straordinario: la storia dell’editoria italiana è attraversata da momenti, nomi e - soprattutto - luoghi fondamentali, e il professor Cicala ci permette di ripercorrerli passo passo.
La cartina geografica tracciata dall’autore delinea un itinerario letterario che parte con Torino, la “città ideale per scrivere”, come la definiva Italo Calvino. È qui che troviamo, in via Biancamano, la sede della casa editrice Einaudi - lo “Struzzo bianco”, come la definisce Cicala. Ma non solo: Torino è anche la patria della Bollati Boringhieri, e di autori come Cesare Pavese e Primo Levi, le cui opere sono dei capisaldi della letteratura italiana contemporanea.
Il viaggio prosegue verso Milano, cuore pulsante dell’editoria nazionale: qui l’autore ci accompagna tra le vicende dell’editore Treves e al suo intreccio con i giornali, così come alla famosa via Solferino, sede storica de “Il Corriere della Sera.” Ma Milano è anche la città produttiva per eccellenza, quella del progresso industriale e della modernità, quindi come non ricordare i manuali Hoepli, che hanno accompagnato gli italiani dalla fine dell’800 fino ai giorni nostri?
E poi, ovviamente, non possono mancare i tre colossi: Mondadori, Rizzoli e Feltrinelli, molto più che case editrici, perché prima di tutto furono uomini e imprenditori che hanno saputo lasciare un marchio indelebile nella storia dell’editoria italiana, quelli che Cicala definisce “presidente”, “commendatore” e “rivoluzionario”. È possibile non annoverare, tra le grandi rivoluzioni editoriali, la nascita dei tascabili, una delle innovazioni più significative dell’editoria italiana? E chi dovremmo ringraziare, se non loro?
Torniamo poi indietro nel tempo a Venezia, alla metà del XV secolo, dove Aldo Manuzio trasformò il panorama editoriale grazie alle sue
invenzioni che lasciano il segno: dai primi cataloghi editoriali all’adozione del corsivo, non a caso oggi nel mondo chiamato ancora italic.
Dopodiché ci spostiamo a Bologna, all’intreccio indissolubile tra scienza e scuola con Zanichelli, passando per i “Classici del ridere” di Formiggini, prima di arrivare a Firenze, patria della lingua italiana, di Dante, del Risorgimento, del gruppo editoriale Giunti e, a quanto pare, di Harry Potter, che arrivò in Italia passando da questa città e dalla casa editrice Salani.
Impossibile non parlare di Roma, una città dove ogni vicolo racconta una storia legata all’editoria, un vero e proprio “museo a cielo aperto”, dei luoghi della memoria che custodiscono storie di carta e inchiostro; una città che è come, per usare la sublime eleganza del professore:
un Circo Massimo di carta.
Per quanto riguarda il sud Italia, Cicala cita Napoli, Bari e Palermo, che rappresentano un “Mezzogiorno di carta e valori”, per usare le sue parole, con protagonisti come Laterza e la “memoria” letteraria di Leonardo Sciascia.
Un genio come Calvino aveva ragione, quando disse - e ringraziamo il professor Cicala per aver inserito questa citazione così sintetica, eppure così esplicativa, di quello che l’editoria è stata e continua a essere, ovvero:
una cosa importante nell’Italia in cui viviamo.
Concludendo il volume, si ha l’impressione di aver percorso un viaggio nella memoria collettiva, riscoprendo le radici dell’editoria e soprattutto il suo ruolo fondamentale nella formazione della nostra identità culturale. Insomma, un testo imprescindibile per chiunque voglia scoprire da dove veniamo e dove siamo diretti, o - più semplicemente - per chiunque ami i libri, la storia e la cultura.

Andare per i luoghi dell'editoria
Amazon.it: 13,30 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Andare per i luoghi dell’editoria
Lascia il tuo commento