Una donna, una vita straordinaria, un libro straordinario. È Annette, un poema eroico (Mondadori 2021, titolo originale Annette, ein Heldinnenepos, traduzione di Agnese Grieco, pp. 180) di Anne Weber, che racconta in modo originale le gesta di Anne Beaumanoir, detta Annette, nata il 30 ottobre 1923 a Le Guildo nella Côtes du Nord, medico neurofisiologo, la quale per il suo aiuto agli ebrei in Bretagna durante la II Guerra Mondiale è riconosciuta come Giusta tra le Nazioni da Yad Vashem. Attivista comunista, Anne Beaumanoir è nota anche per la sua lotta in Algeria con il FLN e per i suoi vari impegni politici e sociali.
La scrittrice Anne Weber
Anne Weber, scrittrice e traduttrice, è nata a Offenbach nel 1964 e vive a Parigi dal 1983. Traduce dal tedesco al francese e viceversa. Scrive i suoi libri sia in tedesco che in francese. Le sue opere hanno ottenuto diversi importanti riconoscimenti letterari in Germania, fra cui il Premio Heimito von Doderer e il Premio Johann Heinrich Voß. Per Annette, un poema eroico Anne Weber ha ricevuto nel 2020 il più importante premio letterario tedesco: il Deutscher Buchpreis.
“Anne Beaumanoir è uno dei suoi nomi. Lei esiste, sì, anche in un luogo che non sono queste pagine, ma è Dieulefit, in italiano Dio-lo-fece, nel Sud della Francia. Anne non crede in Dio, lui però in lei sì. Nel caso Dio esista, a farla è stato lui”.
L’autrice tedesca ha avuto un’idea fantastica: cantare le gesta di un’eroina francese secondo il modo dell’epica greca, genere letterario della letteratura greca, che copre l’intero arco della produzione letteraria greca antica, da Omero al Tardoantico e che abbiamo imparato ad amare sui banchi di scuola.
Chi è Anne Beaumanoir?
Dopo una vita di lotta e di impegno costante, Annette, all’età di quasi cento anni, da tempo si è ritirata a Dieulefit, nel sud della Francia. Qui l’ha raggiunta la scrittrice tedesca per raccogliere la sua testimonianza, che è lo specchio della storia del Vecchio Continente.
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Studentessa di medicina durante il secondo conflitto mondiale e militante clandestina nel Partito comunista francese, Annette salva due bambini ebrei a Parigi, andando contro le posizioni del partito comunista, che puniva le missioni di salvataggio non autorizzate. Finita la guerra, Annette torna a Marsiglia ai suoi studi, si laurea, diventa neurologa, sposa un medico e nel 1955 abbandona il partito comunista. A Marsiglia, Annette incontra i preti operai familiarizzando con il loro lavoro sociale tra gli algerini. Inizia, quindi, a collaborare clandestinamente con il movimento per l’indipendenza algerina, FLN (Fronte di liberazione nazionale). Tradita, Annette viene arrestata incinta e condannata a dieci anni di prigione, ma riesce a fuggire. Entra allora a far parte del primo governo dell’Algeria indipendente e rischia di nuovo la morte dopo il colpo di stato contro il presidente Ben Bella nel 1965 riuscendo a scappare. Inizia una nuova fase della vita di Annette, quando fuggita in Svizzera diventa direttrice del dipartimento di neurofisiologia di Ginevra. Quando la sentenza del tribunale viene annullata, Annette può tornare in Francia.
Un’esistenza leggendaria, giustamente da rievocare con la forza emotiva e potente dell’epica, da far leggere alle giovani generazioni, perché imparino come sia difficile al giorno d’oggi coniugare una parola, ahimè ormai desueta: coerenza.
“La mia vita proprio non la volete? Così in fretta Annette non si lascia scoraggiare. Quando nel novembre del ’44 la commissione si scioglie e il Partito le dà il permesso di andare a Parigi, riprende a sperare”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Annette, un poema eroico” di Anne Weber: un grande evento editoriale
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