Mi sono sempre chiesta perché un personaggio letterario come Arsenio Lupin abbia trovato tanti estimatori nel pubblico dei lettori fin dal momento in cui sono usciti i primi racconti di Maurice Leblanc nel 1905.
Arsenio Lupin: quando nasce? Il contesto storico
L’epoca della nascita dei romanzi con protagonista Arsenio Lupin era quella postvittoriana, un momento storico in cui la rispettabilità era alla base del comportamento civile e un ladro non è sicuramente un modello di tale virtù. Ma analizziamo bene l’ambiente in cui è inserito Lupin: la Francia di inizio XX secolo.
Il Paese era stato appena sconvolto dallo scandalo Dreyfus che aveva scoperchiato l’ipocrisia della morale del tempo. Nessuno ce l’aveva con gli ebrei, ma quando uno di loro viene accusato di tradimento tutti danno per certa la sua colpevolezza e porta a un’aspra discussione internazionale nella quale si esprime Zola, coscienza critica della Francia.
Un altro aspetto da non trascurare è la vena anarchica che percorre la nazione francese che mette spavento ai benpensanti che sentono in pericolo i loro patrimoni, per quanto piccoli.
Un giovane, Marius Jacob, anarchico, compie una serie di furti ai danni di grandi ricchi (in un passato più recente si sarebbero chiamati espropri proletari) e viene condannato. Un giornalista, Maurice Leblanc, segue la vicenda traendo spunto per la nascita della sua "creatura": Arsène Lupin.
I ladri gentiluomini nella letteratura
Il personaggio di Arsène Lupin, “gentleman cambrioleur”, non era il primo della tradizione dei ladri gentiluomini; i precedenti Rocambole (dello scrittore francese Pierre Alexis Ponson du Terrail) e Fantomas (nato dalla penna degli scrittori francesi Marcel Allain e Pierre Souvestre) hanno una fama intensa, ma breve. A distanza di più di un secolo non sappiamo chi siano e neppure i loro creatori sono nominati. Perché? È semplice: Arsenio Lupin è un personaggio assolutamente credibile che fonda il suo operato sulla sua intelligenza, mentre gli altri due su fortuna e circostanze.
La storia di Arsenio Lupin
Ma vediamolo da vicino: Arsenio Lupin è nato da una cameriera ingiustamente accusata di furto e passa la sua vita a derubare coloro che rappresentavano i ricchi che sovente si sono affermati nella società senza merito. Ciò crea un disequilibrio che Lupin cerca di cambiare perché la distribuzione delle ricchezze sia equa.
Arsenio Lupin sottrae loro quello che è giusto, non prima di averli frequentati per capirne la psicologia e quindi gestire meglio i suoi colpi che sono elaborati con cura ed eseguiti in modo tale da non lasciare vittime. Lupin, infatti, non uccide e non tortura perché il suo scopo è nobile; l’assassinio dimostra pochezza di pensiero e Lupin è intelligente.
Lupin ha successo con le donne. Le creature fragili dell’età vittoriana, le vigilatrici della morale pubblica sono estimatrici di Lupin e lo amano nonostante la consapevolezza della sua natura di fuorilegge (ma non criminale). È un modo di vivere la realtà che le mette all’angolo, ma, attenzione, nessuna pensa a lui come a un compagno di vita. Il ladro gentiluomo non ha una compagna (come, più tardi, Diabolik), ma amanti occasionali, avventuriere o anche donne rispettabili che lasciano un segno poco profondo.
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E, per quanto sappiamo, non ha figli anche se forse li desidera.
Nel romanzo "La signorina dagli occhi verdi" Lupin conosce una giovinetta implicata in una brutta vicenda che suscita in lui sentimenti paterni e un velo di tristezza. In fondo la sua vita è quella di un fuggitivo che dopo la morte non lascerà nulla, ma d’altro canto che cosa potrebbe dare a un figlio chi si mette contro la legge? Arsenio è una leggenda, ma anche una vittima del suo tempo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Arsenio Lupin: il ladro gentiluomo nella letteratura
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