Athos. Appunti dalla Montagna Santa
- Autore: Cosimo Miorelli
- Genere: Letteratura di viaggio
“E sulle sarisse si appendevano i costati degli ubriachi delle steppe.”
Sul porto di Ouranopolis, decine di uomini di tutte le età si accalcano in attesa del traghetto. Ci sono famiglie intere, il nonno accompagna il figlio e il nipote. Probabilmente anni prima il viaggio aveva la stessa direzione ma con una generazione di differenza. Il pellegrinaggio sul Monte Athos è un rito profondo. È un’intensa ricerca di Dio per tanti ortodossi. In un periodo di ricerca di spiritualità sempre più forte, l’attracco al Monte è un’esigenza perfino per i non ortodossi.
Sul Monte è arrivato anche il disegnatore Cosimo Miorelli i cui pensieri sono stati tracciati nel libro Athos. Appunti dalla Montagna Santa (Edizioni Di, Ottobre 2012).
Immagini forti, ricercate, con un’unione di momenti, frammenti, senza prospettiva, mischiati. L’uso del bicromatico esalta la cifra stilistica del disegno.
Il viaggio dovrebbe essere avvenuto nel 1985 – anno della vittoria dello scudetto dell’Hellas Verona. I primi riquadri sono visioni di una guerra antica. Guerrieri macedoni con le sarisse si scatenano contro gli avversari. Una sincronicità psicanalitica della mente dell’autore.
Ma nella sua millenaria esistenza, la guerra ha toccato anche il Monte Athos. Distruzioni, assedi, battaglie sono accadute pure nelle terre della Montagna sacra. Per questo i monasteri sono delle fortezze. Inoltre i monaci del Monte hanno combattuto contro i turchi per l’indipendenza della Grecia.
Nel libro, dopo la navigazione da Ouranopolis a Dafni, inizia l’alternarsi dei monasteri e dei primi piani dei monaci.
Le immagini sono senza dimensione, eccessive, oppure rimpicciolite, mischiate fra animali, uomini; la natura prevale nel disegno, lo stesso accade sul Monte.
I monasteri sono accecati da luce profonda, il colore prevale sull’edificio: il bianco, il rosso, i quali si dissolvono nelle facce dei monaci, austeri, maschi, virili, con occhi pieni di fede.
“Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me.”
Nei disegni appaiono gli anacoreti nascosti dalla fitta vegetazione.
Il Monastero di Simonos Petra spunta limpido, inquadrato dal basso, con una variegata flora attorcigliata mentre intorno tutto è bianco e in un ritaglio spunta il viso di un monaco.
Il Monastero Dionyssium è inquadrato dal basso e contro la potente e massiccia struttura spinge forte un albero.
Il libro è il ricordo di un viaggio nelle bellezze paesaggistiche e umane. Non è la perfezione, non è il paradiso, è un momento di pace, un ritaglio di spiritualità da iniziare dalla partenza dal pontile di Ouranopolis.
Cosimo Miorelli ha una qualità artistica notevole e con precisione alterna personaggi e luoghi. Le immagini sono accompagnate da brevi frasi di Moreno Miorelli, spesso sono estranee all’ambiente spirituale aperto dalle immagini. Il tono semplicistico distrae.
Un esempio:
“Ho visto le labbra degli esicasti nelle veglie notturne ripetere il sacro mantra, anche nel sonno.”
L’esicasmo è riconoscere il nostro essere peccatore.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Athos. Appunti dalla Montagna Santa
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grazie per la recensione, tutto perfetto ma vi segnalo che il viaggio lo ha fatto, nel gennaio 1985, Moreno Miorelli, cioè chi scrive questo messaggio.
Cosimo, mio figlio, nasce nel 1986. I disegni, bellissimi, sono ispirati alle brevi frasi scritte. Cosimo non è mai salito sull’Athos e questo, a mio parere, aumenta il valore delle sue immagini. La frase "semplicistica" che citate corrisponde alla realtà. Ho più volte visto i monaci dormire e ripetere con le labbra, da dormienti, il sacro mantra della preghiera esicastica "Kyrie eleison, Christe eleison".