Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo ha assegnato il titolo di Capitale italiana della cultura 2022 a Procida, l’isola di Arturo. Per il 2020 la scelta è caduta su Parma, che sarà Capitale italiana della cultura anche per il 2021 appena iniziato; per il 2023 il titolo è già stato assegnato a Bergamo e Brescia, come gesto di solidarietà per le due città più colpite dal Covid-19.
Ma come funziona, cos’è e quando nasce questa iniziativa? La Capitale italiana della cultura è un titolo che viene assegnato ogni anno dal Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) a una delle tante città che decidono di partecipare al bando pubblico con il proprio progetto.
A selezionarla una commissione composta da sette esperti nominati dal ministero stesso; una volta ricevuto questo titolo la città ha la possibilità di far conoscere le proprie tradizioni e il suo sviluppo culturale.
Questa iniziativa è relativamente recente: ha infatti origine nel 2014 a seguito del Decreto Cultura e della proclamazione della città di Matera a Capitale europea della cultura 2019.
Tra i vari obiettivi che questo progetto si prefigge sicuramente quello di valorizzare i beni culturali e paesaggistici delle tante meravigliose città italiane e incrementare il turismo, migliorando i servizi rivolti ai visitatori.
Come funziona e cosa vince la città designata
Per comprendere meglio come funziona questa iniziativa possiamo leggere le parole del ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini:
In tutte le sue edizioni la Capitale della cultura ha innescato meccanismi virtuosi tra le realtà economiche e sociali dei territori. Non è un concorso di bellezza, viene premiata la città che riesce a sviluppare il progetto culturale più coinvolgente, più aperto, innovativo e trasversale.
Dunque la Capitale italiana della cultura non sarà la città considerata più bella dal punto di vista architettonico o più ricca di monumenti, ma quella che presenterà il miglior progetto per valorizzare il patrimonio artistico e culturale.
La città designata vincerà un milione di euro per la realizzazione del progetto e per la durata di tutto l’anno avrà la possibilità di far conoscere le sue bellezze, le sue tradizioni e la sua cultura.
Le Capitali italiane della cultura dal 2015 al 2023
- 2015: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena
- 2016: Mantova
- 2017: Pistoia
- 2018: Palermo
- 2019: non designata; in quest’anno è Matera la capitale europea della cultura
- 2020: Parma
- 2021: Parma (titolo prorogato dal Dl Rilancio)
- 2022: Procida
- 2023: Bergamo e Brescia (titolo assegnato per solidarietà nel Dl Rilancio)
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Capitale italiana della cultura: come funziona e le città vincitrici dal 2015 a oggi
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