Immagine di copertina Credits: Fondazione Maria e Goffredo Bellonci
Non poteva che essere inaugurata il 30 novembre, giorno della nascita della sua storica fondatrice, la Casa Museo Bellonci. Oggi Maria Bellonci, nata nel 1902, avrebbe compiuto 120 anni. Fu proprio questa donna geniale e volitiva ad avere l’intuizione, nel lontano 1944, di spalancare le porte del proprio salotto romano ai maggiori scrittori, artisti e intellettuali italiani dell’epoca.
La vivace combriccola si riuniva soprattutto di domenica, motivo per cui il gruppo prese il nome degli Amici della domenica. Fu proprio da questo incontro di menti illuminate che germogliò l’idea per un premio letterario unico nel panorama nazionale: il Premio Strega.
Grazie al sostegno dell’amico imprenditore Guido Alberti, proprietario dell’omonima fabbrica di torroni e liquori, l’intrepida Maria riuscì a dare corpo all’idea che ancora non era che una tiepida scommessa, dando vita così a uno dei più prestigiosi premi letterari italiani.
Oggi l’eredità di Maria Bellonci, il suo amore per i libri e i suoi ideali, rivivono tra le stanze della storica Fondazione Maria e Goffredo Bellonci che di anno in anno porta avanti la storica istituzione del premio Strega. Proprio in queste stanze fino al 2019, per tradizione, si votava la mitica cinquina finalista del Premio.
La Fondazione Bellonci ora diventa una Casa Museo aperta al pubblico, grazie alla preziosa operazione di restauro svolta dall’architetta Patrizia Del Vescovo.
Il restauro, finanziato dal contributo di Regione Lazio e Bper Banca, è stato realizzato con la finalità di ripristinare l’atmosfera originaria di casa Bellonci proprio come doveva essere in quei ferventi giorni del dopoguerra, quando tutto ebbe inizio.
Le mura di casa Bellonci sono state decorate con scritte significative che riportano testimonianze storiche e letterarie, come quella preziosissima di Cesare Pavese.
Proprio in una lettera destinata a Maria Bellonci, l’autore de La luna e i falò scriveva:
Ora so che a Roma c’è una casa per me amica.
Quella “casa amica” presto sarà accessibile a tutti i visitatori. L’accoglienza calorosa di Maria Bellonci è stata ripristinata e il suo salotto culturale torna a essere vivo e ricco di presenze, come allora.
Scopriamo tutti i dettagli sull’inaugurazione e l’apertura del nuovo spazio museale romano.
Casa Museo Bellonci: l’inaugurazione
L’inaugurazione della casa museo si è tenuta nella giornata del 30 novembre, in omaggio all’anniversario della nascita di Maria Bellonci.
L’incontro di oggi ha visto la partecipazione del presidente e del direttore della Fondazione Bellonci, Giovanni Solimine e Stefano Petrocchi; dell’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, della scrittrice e presidente del Comitato direttivo del Premio Strega, Melania G. Mazzucco; della presidente di Bper Banca, Flavia Mazzarella e del presidente di Strega Alberti Benevento, Giuseppe D’Avino.
Non è mancato l’omaggio al mondo letterario e culturale italiano di metà Novecento, di cui la Fondazione Bellonci si è resa portavoce negli anni.
Le mura della casa sembrano ancora essere intrise delle voci e dei dibattiti di artisti, intellettuali, scrittori musicisti che trasformarono un semplice salotto domestico in un’officina creativa di indubbia grandezza.
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Casa Museo Bellonci: il percorso di visita
Il percorso di visita della Casa Museo Bellonci si snoda tra le stanze dell’abitazione originaria dei due coniugi. Passeggiare tra quei corridoi domestici tuttavia equivale a girare tra le stanze di un museo o a sfogliare un manuale di letteratura. Oggetti, scritti e libri riportano infatti la testimonianza tangibile di un periodo culturale straordinario. Ritroviamo oltre 24mila volumi, preziosi dipinti, manufatti artistici e cimeli.
Dalle lettere di Cesare Pavese ai rari manoscritti autografi, come Rinascimento privato libro con cui Maria Bellonci conquistò il premio Strega postumo nel 1986.
Tra le opere conservate ritroviamo anche i testi di storia dell’arte consultati dalla stessa Bellonci per la stesura dei suoi romanzi, sino alla lavagna utilizzata per la votazione finale del premio Strega fino al 2021, quando alcune lesioni ne hanno resa necessaria la sostituzione.
Casa Bellonci presenta una vastissima biblioteca, ma non solo: vanta anche una galleria incommensurabile di opere pittoriche, come dimostrano i dipinti di artisti come Cagli, Mafai, Morandi che erano assidui frequentatori del gruppo degli Amici della domenica.
Tra i tanti cimeli raccolti tra le stanze del nuovo museo Bellonci vi è anche la storica urna di voto realizzata da Mino Maccari per la prima edizione del premio Strega nel 1947. Proprio sull’urna campeggia scritta in stampatello a caratteri rosso fuoco la celebre scritta di Maccari:
“Se la strega ha una scopa la letteratura deve avere uno scopo”.
Casa Museo Bellonci: prenotazioni e visite
Tra le tante iniziative promosse dalla Casa Museo Bellonci vi è anche un ciclo di visite speciali organizzate nell’ambito del progetto Scegli il contemporaneo. Ti racconto Roma. Per l’occasione sono previsti due tour guidati che porteranno i visitatori alla scoperta della vita dei coniugi Bellonci, Maria e Goffredo, e di tutti i segreti e i retroscena della loro splendida creatura, il premio Strega.
Casa Bellonci si potrà visitare tutti i venerdì a partire dal 16 dicembre prenotandosi sul sito ufficiale della Fondazione Bellonci.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Casa Bellonci diventa un museo: ecco tutte le iniziative aperte al pubblico
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