Che mito! Il ritorno di Ulisse
- Autore: Hélène Kérillis, Grégorie Vallancien
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Gallucci
- Anno di pubblicazione: 2024
Che mito! Il ritorno di Ulisse (Gallucci Ed. 2024, Collana “Prime letture”, titolo originale “Ma première mythologie – Le retour d’Ulysse”, traduzione dal francese di Margaret Petrarca e Matilde Piccinini a cura della Fusp – Tradurre la letteratura, disegni di Grégorie Vallancien) scritto da Hélène Kérillis, appassionata fin dall’infanzia della mitologia che non ha mai smesso di studiare.
Il volume appartiene alla nuova serie narrativa “Che mito!” in cui ogni libro è come un mini-romanzo, nel quale si racconta una storia, un mito e fa parte di un progetto di lettura facilitata per tutti con il carattere ad alta leggibilità, “EasyReading”.
Questo tipo di scrittura prevede testi in stampatello maiuscolo e minuscolo, andata a capo regolata dal senso senza sillabazione, dialoghi nei fumetti, illustrazioni a colori e a doppia pagina, interlinea larga, pagine con ampi margini, quantità contenuta di parole per pagina e di caratteri per riga, testo a bandiera senza divisione in sillabe, divisione delle parole tra le righe attenta a non spezzare le unità di significato.
“Ulisse apre un occhio. Poi l’altro. È sdraiato a terra, la sabbia bagnata contro la guancia”.
L’uomo era naufragato su una spiaggia, dove vi erano alcuni scogli e qualche albero.
“Dove mi trovo?”.
Tanto tempo prima era andato a Troia, per combattere con i Greci. Ma dopo dieci anni la guerra era finita. Quindi il nostro eroe aveva preso la via del ritorno a casa sull’isola di Itaca, ma le tempeste lo avevano trasportato da una riva all’altra per dieci anni. Mentre Ulisse si stava chiedendo dove fosse, si era avvicinata una giovane alla quale aveva chiesto come si chiamava il luogo dove si trovava. “Itaca” era stata la risposta. Ulisse, pazzo di gioia, non poteva credere a tanta fortuna. Finalmente era tornato a casa dalla moglie Penelope e dal figlio Telemaco. Però la donna aveva gelato il suo entusiasmo dicendogli che in tanti anni la situazione era molto cambiata. Ulisse le aveva chiesto il nome e cosa sapesse veramente.
“Sono Atena, la dea che ti protegge da sempre”.
La dea stava raccontando al naufrago che il suo palazzo era occupato dai Proci, i pretendenti che volevano spingere Penelope a sposare uno di loro per farlo salire al trono. Ma i Proci non erano al corrente che Ulisse fosse pronto a tutto per difendere il suo regno.
I libri della serie “Che mito!”, corredati da vivide illustrazioni, hanno il merito di far conoscere la mitologia greca e romana ai bambini sin dai primi anni della scuola primaria incuriosendoli senza annoiare. Gli eroi dell’epica classica non possono che stimolare la loro sete di conoscenza insegnando sempre qualcosa. Lo stesso Ulisse, dotato di astuzia e intelligenza, celebra il desiderio del sapere, di scoprire e di andare oltre.
“Nessuno deve sapere che Ulisse è tornato a Itaca!”.
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