Nella lista dei candidati al Premio Nobel per la Letteratura del 1971 recentemente desegretata compare una sola donna: Marie Under.
Poetessa e traduttrice espressionista estone morta a Stoccolma nel 1980, Marie Under era già stata nominata tra i candidati al Premio Nobel in sette edizioni precedenti senza vincerlo mai e scopriremo solo nei prossimi anni se il suo nome comparve ancora nella lista dei candidati tra il 1972 e il 1979.
Chi era e perché le sue opere le valsero la candidatura? Vediamo insieme vita, opere e poetica di Marie Under.
Vita e opere di Marie Under
Marie Under nacque a Tallinn, in Estonia, il 27 marzo 1883. Figlia di un maestro elementare e di una casalinga, Marie era la mezzana di quattro fratelli e crebbe in una famiglia molto religiosa. Frequentò un collegio femminile tedesco e dopo il diploma iniziò a lavorare come commessa in una libreria.
Nel tempo libero Marie iniziò a dedicarsi alla poesia, componeva per diletto versi in tedesco ma senza intenzione di pubblicarli o divulgarli al pubblico.
Nel 1902 sposò Carl Hacker e si trasferì con lui nella città di Kuchino nei pressi di Mosca, dove nacquero le due figlie Dagmar e Hedda.
Alcuni anni dopo Marie si innamorò dell’artista Ants Laikmaa con il quale avviò una relazione clandestina. Laikmaa, scoperta la sua passione per la poesia, la convinse a tradurre i propri scritti in lingua estone e inviarli ad alcuni giornali locali.
Nel 1906 Under tornò definitivamente in Estonia con le figlie e il marito e iniziò a frequentare diversi circoli letterari. Lei stessa tenne un salotto letterario privato a casa propria in cui intratteneva un gruppo di intellettuali estoni. In quello stesso periodo alcuni suoi componimenti iniziarono ad apparire sui giornali locali.
Il debutto ufficiale di Marie Under come poetessa avvenne nel 1917 con la pubblicazione della sua prima raccolta Sonnets.
Nel 1913 Marie incontrò Artur Adson, un giovane poeta, il cui incoraggiamento e sostegno furono cruciali per lo sviluppo della sua carriera letteraria. Dopo il divorzio dal marito, Under sposò Arthur Adson e con lui aderì al famoso gruppo letterario Siuru, che sottolineava la libertà dello spirito umano e il lavoro creativo, affermando la gioiosa poesia d’amore impressionista sullo sfondo della Guerra d’indipendenza.
Nel circolo Under era chiamata con il soprannome segreto di “Principessa”, mentre Adson fu chiamato “Page”. Questi ruoli li avrebbero accompagnati durante la loro lunga vita insieme fino alla morte di Arthur Adson.
Nel 1937 Under divenne membro onorario del PEN Internazionale.
La lunga vita di Marie Under fu divisa da un momento spartiacque: nell’autunno del 1944, a causa di conflitti politici, dovette fuggire dall’Estonia e recarsi in Svezia, dove trascorrerà in esilio il resto della sua vita.
Il suo nome e la sua poesia furono entrambi proibiti per un lungo periodo nell’Estonia sovietica, poiché aveva scritto delle sofferenze e della resistenza del suo popolo durante la guerra. In esilio, la nostalgia della sua patria divenne un argomento cardine della sua poesia e, nel corso della storia, la sua opera fu sempre politicizzata.
Marie Under morì in Svezia il 25 settembre 1980.
La poetica di Marie Under
Lo stile della poesia di Under si ispirava ai principali poeti tedeschi, Schiller e Goethe. Tuttavia presto la sua scrittura si distaccò dai modelli classici per aderire a uno stile più originale e creativo.
Le poesie giovanili di Marie Under erano caratterizzate da un elogio appassionato delle gioie dell’amore.
La sua poesia vibrava del desiderio di raccontare la luce, i colori, il movimento, i suoni, l’odore e la percezione tattile delle cose, partendo da sensazioni concrete. La sua sensuale celebrazione dell’amore erotico la rese la più nota poetessa neoromantica estone.
Link affiliato
La fase successiva della poetica di Marie Under fu fortemente caratterizzata dall’esilio dalla propria terra d’origine. In questo periodo pubblicò le celebri raccolte Sädemed tuhas (Sparkles in Ash, 1954) e Ääremail (On the Borderlands, 1963).
Le raccolte della maturità erano caratterizzate da una nuova poetica, nuove scoperte, osservazioni filosofiche sulla vita caratterizzate da introspezioni metafisiche e visionarie suggestive e potenti.
È stato detto che in questo patriottismo umano l’opera di Marie Under superasse i confini nazionali e politici dell’Estonia per comprendere quelli di tutto il mondo.
Per queste ragioni venne candidata più volte al premio Nobel per la Letteratura. Da quanto noto finora, il suo nome ricorse otto volte nella storia del premio, tuttavia non lo ottenne mai.
Nella cittadina estone di Tallinn è stato fondato il Centro di letteratura Under e Tuglas per la ricerca letteraria nella casa dove Marie Under visse negli anni trenta del Novecento.
Marie Under è oggi considerata tra i maggiori poeti del XX secolo in lingua estone. Le sue opere sono state tradotte in almeno 26 lingue in tutto il mondo. Attualmente non ci risultano in commercio traduzioni di sue opere in italiano.
Per l’Estonia la figura di Marie Under è un mito sacro, un simbolo patriottico: durante l’esilio la poetessa ha incarnato la tenace resistenza e lo spirito comunitario di una piccola nazione che si ribellava al dominio sovietico.
Le sue poesie sono ora ritenute dei classici della letteratura estone.
Ultima luce: una poesia di Marie Under
No, non distrarti dall’ultima luce
quando abbiamo finito la giornata.
Risplenda il nostro volto fatto serio
e segnato dal lungo cammino verso l’ombra.Vedi come la corsa del vento
scosta davanti a noi le tenui foglie.
I rami si aprono a un invito
come la porta di casa.
Ancora pochi passi ed il tramonto
rosseggerà come un focolare.
Traduzione di Margherita Guidacci - La voce dell’acqua – quaderno di traduzioni (Editrice C.R.T. by Petite Plaisance)
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi era Marie Under, la poetessa otto volte candidata al Premio Nobel per la Letteratura (senza vincerlo mai)
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Poesia Storia della letteratura Premio Nobel per la Letteratura
Lascia il tuo commento