I libri sono oggetti meravigliosi ma molto delicati. Come si tengono i libri in buono stato? Come possiamo prendercene cura per cercare di rovinarli il meno possibile in casa?
I lettori e le lettrici forti sono sicuramente accumulatori seriali di libri. Ordinati in libreria, ammassati su tavoli, comodini e mobili, chiusi in polverosi scatoloni: la casa di una persona che legge è sicuramente una piccola biblioteca.
Ma sappiamo come prenderci cura dei nostri libri in casa? Come si tengono i libri in buono stato in libreria? Sicuramente possiamo prendere tutta una serie di provvedimenti e prestare attenzione ad alcune accortezze, come l’esposizione alla luce o all’umidità.
Infatti i libri non dovrebbero essere esposti direttamente alla luce del sole e neanche a quella di lampade o faretti alogeni. Allo stesso modo l’ambiente in cui riponiamo i nostri libri non dovrebbe essere troppo umido (la carta assorbe l’acqua e spesso in case molto umide i libri si impregnano e si gonfiano, deformandosi). Buon uso sarebbe dunque avere un deumidificatore nella stanza dove si trova la nostra libreria, ma non esagerare perché anche un ambiente eccessivamente secco potrebbe risultare dannoso. Anche la temperatura è molto importante e quella ideale per una stanza che contiene dei libri è di 15 °C.
Ma per quanto riguarda pulizia e manutenzione?
Libri in casa: come tenerli in buono stato
La libreria che ospita i vostri libri deve intanto essere la prima cosa da mantenere in buono stato e pulita. Tarmicidi e qualche goccia di olio essenziale all’eucalipto sono ottimi alleati contro insetti e muffe, tarli del legno e pesciolini d’argento.
L’ideale sarebbe anche far respirare i libri, arieggiandoli ogni due mesi circa, e anche evitare di pressarli gli uni contro gli altri. In caso di edizioni particolarmente pregiate, antiche o particolari, è consigliabile non riporre rilegature in cuoio accanto a quelle in stoffa ed evitare contatti con i metalli. I libri a scaffale vanno riposti in piedi, col dorso verso l’esterno.
Buona norma è anche spolverare frequentemente i libri, usando uno spolverino o un pennello morbido e facendo attenzione a non spingere la polvere tra le pagine.
Per pulire eventuali macchie o segni di colla dalle copertine c’è chi consiglia di usare delicatamente della gomma da cancellare o della mollica di pane; per le macchie di umido invece un batuffolo di cotone imbevuto di una soluzione di acqua calda a 40 gradi e bicarbonato di calcio, ma in caso di libri antichi o pregiati vi consigliamo di consultare professionisti del settore. Lo stesso vi consigliamo di fare in caso di edizioni con rilegature in pelle che con il tempo si screpolano; alcuni consigliano di provare con un panno morbido e della vaselina neutra, ma di nuovo: sempre meglio affidarsi a degli esperti.
Un’altra accortezza per far sì che i nostri libri non si deformino è quella di prelevarli da metà del dorso e non dall’alto. Inoltre se si acquista un volume particolarmente usurato e sporco non lo si deve riporre a scaffale insieme agli altri prima di averlo pulito accuratamente.
Se siete dei lettori precisi e ordinati, probabilmente conoscerete già dei metodi ben precisi per la manutenzione e la pulizia dei libri. Probabilmente avrete anche già provveduto a creare un catalogo per tenere in ordine i vostri libri, in modo da sapere in qualunque momento dove e come trovare qualche titolo particolare o se per esempio avete prestato un vostro libro a qualcuno.
Come vi prendete cura dei vostri libri in casa? Conoscete altri metodi per pulirli?
Vi aspettiamo nei commenti come sempre.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Come tenere i libri in buono stato in casa: pulizia e manutenzione
Libri: mattoni e mattoncini del sapere, delle vite, delle storie, delle emozioni, dei sentimenti umani. Vanno letti, riletti se ne vale la pena. Presi, ripresi in mano, sfogliati, aperti più volte, maneggiati con cura ma talvolta, perché no, senza tante paure di sciuparli. I libri vanno vissuti: qualche sbrecciatura, o ingiallimento delle pagine ne aumentano il fascino, fors’anche il valore affettivo.
Che dire della sensazione - indescrivibile - che si prova a ripescare un vecchio tascabile su cui si è riportato a suo tempo il nome di una persona, di un luogo, una data, una dedica che avevamo dimenticto. Anche un po’ consunti, ammassati, con qualche "orecchia" i libri mantengono tutta la propria suggestione: il richiamo di un tempo che fu.