È buona norma non giudicare un libro dalla copertina. Ma anche la saggezza popolare ha le sue eccezioni: una delle più illustri è senz’altro composta dai membri dell’esclusivo Grolier Club, con base negli Stati Uniti, a New York.
Da 140 anni promuovono lo studio, il collezionismo e la diffusione dei libri e delle opere su carta. Con una particolare attenzione alla rilegatura.
Insomma, per loro il “vestito” di un volume conta.
Fino al 14 aprile una mostra speciale espone 100 volumi dalle copertine spettacolari, tra pietre preziose, ricami e tessuti pregiati, argenti e pelle lavorata.
E se non avete in programma un viaggio a New York, è comunque possibile effettuare un tour virtuale dell’esposizione in rete sul sito Internet dedicato.
Le copertine gioiello del Grolier Club di New York
L’evento del Grolier Club è una vera e propria “camera delle meraviglie”. Merito dei soci fondatori del club, nato nel 1884: più di 800 tra antiquari, collezionisti, stampatori, bibliotecari, disegnatori, rilegatori ed altri artigiani di qualità riuniti nel nome del bibliofilo rinascimentale Jean Grolier.
Tutti animati dall’interesse per ciò che può rendere un libro degno di essere collezionato, con una particolare attenzione alla rilegatura artistica.
Per migliorarne la qualità, negli Stati Uniti tra fine Ottocento e inizio Novecento, non esitano a rivolgersi al vecchio continente, inviando le pubblicazioni più preziose in Francia o in Inghilterra. I libri iniziano a viaggiare, tra commissioni prestigiose e rischi delle traversate oceaniche.
Non a caso nell’elenco dei beni perduti nel naufragio del Titanic ci sono anche testi rari diretti in Europa.
Come spiega H. George Fletcher, curatore della mostra, ex Astor Director for special collections alla New York Public Library ed ex curatore alla The Morgan Library & Museum, un numero ristretto di soci si dedica al problema e arriva a convincere specialisti riconosciuti, in primo luogo francesi, a trasferirsi a New York per colmare questa necessità.
100 libri-gioiello in mostra a New York
Il titolo della mostra è più lungo: Judging a Book by Its Cover: Bookbindings from the Collections of The Grolier Club, 1470-2020 (letteralmente: “Giudicare un libro dalla sua copertina: rilegature dalle collezioni del Grolier Club, 1470-2020”).
In mostra ci sono oltre 100 esemplari, per sette secoli di storia.
Il più antico risale al 1473, in pelle e angoli incisi in ottone. Quello più particolare è in filigrana d’argento: una versione del 1673 del Libro delle Ore (testo devozionale del Medioevo) con ritratti di santi e angeli smaltati e 14 ametiste incastonate sulle copertine anteriore e posteriore. Più che un libro, un gioiello.
Risale al 1789 una rilegatura in nero e viola, segno di lutto per la pubblicazione commemorativa del funerale di Carlo III di Spagna. La copia destinata al figlio, re Carlo IV, reca un ricamo in oro e argento, con stemma di famiglia e monete d’oro incastonate lungo i bordi.
Ma ci sono anche opere di William Shakespeare nell’edizione londinese del 1857 con un cameo in terracotta che ritrae lo scrittore sulla copertina.
E un pezzo della storia della manifattura inglese: fiori e foglie ricamati su seta verde in un motivo continuo per un testo del 1888 realizzato da un’autorità in materia, ovvero May Morris, la figlia dello scrittore e designer ante litteram William Morris, fondatore del movimento Art and Craft per la tutela e la promozione delle manifatture. Ma i tesori della collezione sono tutti da scoprire e da ammirare.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: 100 copertine spettacolari in mostra al Grolier Club di New York
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