L’emergenza sanitaria che riguarda la diffusione del Covid-19, questa terribile pandemia di coronavirus che stiamo vivendo, ha effetti devastanti anche sull’economia del Paese. Danneggiato anche il settore dell’editoria, come emerge dai primi dati dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori. Parliamo di numeri importanti: saranno in totale 18.600 i titoli che non saranno pubblicati nel 2020.
Ma anche gli altri dati sono allarmanti. Vediamoli insieme. In queste settimane di crisi AIE si è attivata per monitorare le difficoltà e informare il più possibile gli editori su ogni decisione pubblica che potesse impattare sul loro lavoro. Sono così nati una newsletter quotidiana e un Osservatorio, che si ripete con cadenza settimanale. Ecco i dati aggiornati al 20 marzo 2020.
I dati dell’Osservatorio AIE: quasi 40 milioni di libri non stampati nel 2020
Come anticipato i libri che non saranno pubblicati nel 2020 saranno 18.600. Le copie non stampate saranno invece 39,3 milioni. Le opere che non saranno tradotte nella nostra lingua ammonteranno a un totale di 2.500. Un’ampia fetta degli editori (parliamo del 61%) ha già fatto ricorso alla cassa integrazione o la sta programmando, riducendo i piani editoriali per il 2020. Le novità in uscita saranno inferiori per il 25%. Si tratta di dati che rispondono a una prima indagine eppure sono già allarmanti.
Il presidente dell’Aie Riccardo Franco Levi lancia un appello al governo, chiedendo un intervento per sostenere l’intera filiera con strumenti e provvedimenti di emergenza. Il settore della cultura è stato duramente colpito dall’emergenza coronavirus: il mondo dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo, così come quello del libro, vertono in condizioni di disagio gravissimo.
C’è davvero grande preoccupazione e seria apprensione per quello che succederà e su come tutto questo impatterà sul mondo del libro e sul Paese tutto, a livello culturale.
Infine in queste ore ricordiamo essere entrata in vigore la legge sul libro, approvata dal Senato a inizio febbraio e per la quale la stessa AIE aveva chiesto un rinvio. La legge sul libro prevede un abbassamento degli sconti sui libri dal 15% al 5%, un incremento del tax credit alle librerie di 3.250.000 euro e una Card Cultura per permettere l’acquisto di libri anche alle famiglie più disagiate.
Sembra però davvero che siano necessari provvedimenti molto più incisivi per risollevare il mondo dell’editoria.
Che ne pensate? Vi aspettiamo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Coronavirus: AIE, nel 2020 non verranno stampati 40 milioni di libri
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