Cotto e suonato. La musica immaginifica in cucina
- Autore: Donato Zoppo, Michela Bernardi
- Genere: Musica
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2011
Una scorsa attenta di “Cotto e suonato” (Aereostella, 2011), piuttosto che ai ricettari mainstream in voga di questi tempi (non li leggo, sono peraltro una mediocre forchetta) mi ha fatto pensare a quei fuoriclasse dello sport che ogni tanto si concedono a tornei di pura esibizione.
Conosco da tempo Donato Zoppo - autore con Michela Bernardi del volume -, lo apprezzo come puntuale frequentatore di “cose” prog (per i non addetti ai lavori: sta per musica progressive) passate, presenti e future, aperto e avvezzo alle contaminazioni: non mi ha sorpreso dunque trovarlo coinvolto in questo divertissement musical-culinario, tanto ibrido quanto originale. Una coniugazione divertita di pancia e fantasia, virtuosismo strumentale e fornelli (il sottotitolo del volume recita, non a caso, “la musica immaginifica in cucina”). E del resto non di sole note vive l’uomo, meno che mai se di nicchia, alternative, colte, come quelle del genere in oggetto che, sull’onda lunga della scena british, tanto ha spopolato negli anni Settanta.
I mostri sacri di quell’epoca irripetibile sfilano, allineati e coperti, tra le pieghe di questo libro (PFM, Banco del Mutuo Soccorso, Osanna), di fianco alle realtà e alle belle promesse del sound progressive che c’è e che verrà (Pagliuca, The trip, Marton, Maschera di cera), chiamati a interrogarsi su piatti tipici, tentazioni e peccati di gola. Come dire: dal fronte del palco a quello delle cucine senza passare dal via, in un tripudio da acquolina in bocca che assembla creatività a golosità, tastiere a prelibatezze, per un menù sui generis e ideale, insaporito al gusto prog.
Data anche l’abbondanza di ricette regionali curate da Michela Bernardi, il libro non potrà che mandare in sollucchero musicomani e golosi, sollecitati sulle proprie “debolezze” per una volta senza sensi di colpa. Con la benedizione congiunta dei due autori che - stando a quando scrivono - di trasgressioni - musicali e/o culinarie che siano - se ne intendono. Eccome.
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