L’alba di Cesare. Il romanzo del De bello gallico
- Autore: Franco Forte
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2024
In questo romanzo ho voluto seguire le straordinarie avventure di Cesare e delle sue legioni nelle guerre di conquista della Gallia come lui stesso le ha riportate nei suoi commentari, universalmente conosciuti come “De bello gallico”. Non ho voluto condire il racconto con quanto riportato da altre fonti antiche, tutte posteriori a Cesare, anche perché il mio scopo era rendere credibile, vivibile in prima persona, il racconto fatto dal principale protagonista delle guerre per la conquista della Gallia.
Con queste parole Franco Forte, nella nota finale, ha voluto spiegare il suo intento nello scrivere il romanzo storico L’alba di Cesare. Il romanzo del De bello gallico (Mondadori, 2024). Precisa inoltre di aver scelto di fermarsi al settimo libro, in quanto si ritiene che l’ottavo sia stato vergato da Aulo Irzio (non è chiaro se questo capitolo aggiuntivo dei Commentarii sia stato commissionato a Irzio da Cesare stesso o se si sia trattato di un’iniziativa personale).
Il libro, diviso in nove parti, più un proemio e un epilogo, si apre nel marzo del 58 a.C., con Cesare nell’accampamento fuori dalle mura di Roma, quando, con la migrazione degli Elvezi, si presenta per lui un’occasione unica – riuscire a conquistare la Gallia nel nome di Roma gli avrebbe portato onori, ricchezze, il favore di tutto il popolo e la possibilità di tornare nella capitale in trionfo – e si conclude nell’ottobre del 52 a.C ad Alesia, nel territorio dei Mandubi, con la resa di Vercingetorige, il comandante supremo di tutti i Galli.
Quanti di noi ricordano l’incipit del De Bello Gallico, “Gallia est omnis divisa in partes tres”, uno dei grandi classici della letteratura latina?
Quando gli Elvezi decidono di migrare in massa, spostandosi dai loro territori minacciati dai Germani per invadere le valli fertili della Gallia e appropriarsene con la forza, Cesare capisce che gli dèi sono intervenuti in suo favore per offrirgli l’opportunità, all’inizio del suo mandato come proconsole della Gallia Cisalpina e Narbonense, di dare avvio a una vasta campagna di guerra. Come prima mossa, però, ha bisogno di conoscere il territorio in cui presto farà muovere l’esercito a tappe forzate:
“La Gallia è divisa in tre parti” spiegò Labieno, mentre gli altri si avvicinavano disponendosi intorno al tavolo. “È un territorio molto vasto con grandi pianure e rilievi ovunque. Ci sono moltissime popolazioni diverse, ma grosso modo possiamo riunirle in tre grandi gruppi. A nord i Belgi, al centro i Galli, che tra di loro si definiscono Celti, e a sud gli Aquitani”.
Vera e propria epopea militare, L’alba di Cesare è un affascinante racconto che ci immerge nel cuore delle battaglie, delle alleanze e dei tradimenti che segnarono questa pagina decisiva della storia antica. Dalle pianure belghe alle valli elvetiche, dalla sanguinosa battaglia di Gergovia all’eroico assedio di Alesia, l’autore dispiega il suo talento di narratore per regalarci una testimonianza unica della guerra che contrappose Roma ai fieri guerrieri gallici che, con a capo Vercingetorige, il giovane capo degli Arverni, riuscirono a resistere alle invincibili legioni romane. Ma al di là dei fatti d’armi e delle manovre militari, attraverso gli occhi di Cesare, un’intera civiltà viene svelata, poco prima di sprofondare sotto il giogo romano.
Dall’ambizione e dalla malattia del generale romano all’orgoglio dei capi gallici; dalla diplomazia clandestina alla brutalità militare; dalle alleanze rapidamente concluse alla resistenza ostinata; dai tradimenti alle sottomissioni, quello di Franco Forte è un racconto storico mozzafiato, un affresco epico, vivo e palpitante. Assistiamo ai consigli dei capi gallici e alle riunioni degli stati maggiori dell’esercito romano, raccogliamo le confidenze di Cesare – personaggio controverso, ma dalle grandi capacità strategiche –, ci accampiamo con le legioni e marciamo con gli Elvezi…
L’autore dimostra una solida padronanza del testo, cui si ispira, e delle fonti storiche, che ha studiato in modo approfondito, nonché degli aspetti linguistici, sociali, politici e militari dell’epoca, i quali arricchiscono la narrazione con una grande quantità di informazioni e retroscena, per lo più sconosciuti. È illuminante leggere di questa importante conquista da una prospettiva in parte inedita: questo romanzo, potente e realistico come un reportage, ci immerge direttamente nel cuore della Storia.
L'alba di Cesare. Il romanzo del De bello gallico
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