L’ 8 dicembre 2020 è stato chiamato anche V-Day nel Regno Unito, ed è stata una data molto importante. È stato proprio ieri infatti il giorno d’avvio della campagna di immunizzazione contro il Covid-19 con il vaccino sviluppato da Pfizer e BioNTech distribuito dopo l’ok dell’agenzia regolatoria Mhra. Non dimenticheremo questo giorno che segna un passo importante nella lotta a questa pandemia, ma non dimenticheremo neanche il nome del primo uomo a vaccinarsi: William Shakespeare. La prima persona in assoluto a essere vaccinata è stata una donna chiamata Margaret Keenan, novantenne irlandese di Enniskillen, mentre la prima persona di sesso maschile è stato un paziente con un nome che ha fatto sorridere molti: William Shakespeare.
Si tratta di un 81enne omonimo del celebre poeta e drammaturgo britannico che condivide con il Bardo dell’Avon non soltanto il nome, ma anche le origini: entrambi infatti provengono dal Warwickshire. Il signor Shakespeare è stato vaccinato presso la University HospitalCoventry, dove era ricoverato, che non è molto distante da Stratford-Upon-Avon, cittadina che ha dato i natali all’autore di Romeo e Giulietta e La tempesta.
I vaccini nel Regno unito
Se Margaret Keenan e William Shakespeare entreranno a far parte di una pagina importante della nostra storia contemporanea, saranno tantissime le persone che verranno vaccinate dopo di loro. Il vaccino a quanto pare avrà bisogno di più riprese, almeno per quanto riguarda i pazienti iniziali. Proprio come tutte le persone che sono state vaccinate ieri infatti, anche il signor Shakespeare riceverà la seconda dose del siero tra 3 settimane per ottenere la massima protezione contro il virus.
Saranno 800mila le persone che verranno sottoposte al vaccino Pfizer-BioNtech in questa prima settimana. Tra loro ci saranno altri over 80, ospiti e dipendenti delle Rsa e personale sanitario.
Mentre tutti siamo con il fiato sospeso e con le dita incrociate, sperando negli esiti positivi di questo vaccino, la rete si scatena con bonarie battute pseudo letterarie, legate alla circostanza del paziente con un nome un tantino celebre. “Vaccinare o non vaccinare: questo è il problema”, ricorda la celebre battuta tratta dall’Amleto "Essere o non essere: questo è il problema"; “Tutto è bene quel che finisce (non ancora) bene” cita invece il titolo dell’omonima commedia.
Verrebbe quasi da dire che se questo vaccino funzionasse, come auspicabile, sarebbe un epilogo felice per uno sperato Racconto d’inverno.
E a proposito di William Shakespeare, siete mai stati nei luoghi dove è nato e vissuto? Vi aspettiamo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Covid-19: tra i primi a fare il vaccino c’è William Shakespeare
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