William Shakespeare è forse il più grande drammaturgo di tutti i tempi. Conosciuto in tutto il mondo, le sue opere immortali sono ancora attualissime e amatissime. Ma cosa sappiamo del Globe Theatre e del teatro elisabettiano? Cosa si intende con "teatro elisabettiano" e qual è la storia del Globe Theatre? Perché questo teatro è legato a Shakespeare? Scopriamolo insieme.
L’epoca elisabettiana è un periodo storico di rilevante importanza in cui sono fiorite molte delle opere teatrali inglesi più celebri.
Il poeta e drammaturgo William Shakespeare nasce nel 1564 e muore nel 1616, lasciando un’eredità letteraria che conta 37 testi teatrali, 154 sonetti e una serie di altri poemi. Tra le sue opere più celebri ricordiamo Romeo e Giulietta, Amleto, Giulio Cesare, ma anche Macbeth e La tempesta. Nonostante la sua produzione artistica sia ancora oggi molto dibattuta, e si sappia davvero poco di lui in a causa della scarsità di documenti pervenuti fino a oggi, Shakespeare è considerato il più eminente drammaturgo della cultura occidentale.
Shakespeare e il teatro elisabettiano
Sia il drammaturgo, che la Regina Elisabetta vengono tradizionalmente associati al teatro di tutto il periodo, che prende il nome di Teatro elisabettiano.
Il Teatro elisabettiano copre i regni di Elisabetta I, ma anche del suo successore Giacomo I e, in parte, quello di Carlo I; viene tradizionalmente collocato fra il 1562 (rappresentazione di Gordobuc, la prima opera teatrale inglese in cui fu utilizzato il blank verse) e il 1642 (chiusura dei teatri per decreto del parlamento).
Il massimo esponente di questo periodo e uno dei maggiori autori teatrali in assoluto è appunto William Shakespeare, noto anche per le sue produzioni che prediligevano il blank verse, un tipo di strofa non rimata, di lunghezza variabile e formata da versi di lunghezza prestabilita (pentametri giambici).
Il periodo elisabettiano portò grandi cambiamenti in Inghilterra, anche nelle arti, dal momento che la sovrana, intelligente e intraprendente, protegge e incoraggia lo sviluppo delle lettere, del teatro e degli spettacoli: le rappresentazioni sacre e le morality play diffuse nel Medioevo si persero completamente, lasciando spazio a spettacoli che comprendevano scene cariche di realismo pungente e allusioni politiche.
Elisabetta inoltre limita l’editto del padre, Enrico VIII, emanato nel 1531 e nato come provvedimento contro il vagabondaggio, che però colpiva le compagnie teatrali che erano itineranti. Questo atto favorì la realizzazione professionale dell’attore e la diffusione del teatro: gli attori potevano garantirsi la libertà della loro professione "lavorando" sotto la protezione di un nobile. Ricordiamo anche che la professione dell’attore non era considerata come la consideriamo noi oggi e che le donne non potevano recitare, perciò le parti femminili erano assegnate a uomini.
I teatri di Shakespeare
Prima della costruzione nel 1576 del primo teatro stabile di Londra, The Theatre, non esistevano edifici teatrali permanenti e le rappresentazioni si tenevano prevalentemente nei cortili delle locande.
Da quella data in poi in città vennero costruiti numerosi teatri, chiamati playhouse: tra i più famosi il Rose, lo Swan e il Globe Theatre, costruito nel 1598. Si trattava di strutture ben diverse dai teatri come li conosciamo oggi: tanto per cominciare non avevano il tetto, ma erano delle piccole arene a cielo aperto. C’era una platea dove il pubblico sostava, in piedi, per ore anche. Tutto intorno palchi e gradinate, dove il pubblico stava sempre in piedi. Poi c’era un palco, al di sopra del quale si trovava una sorta di pannello dipinto di azzurro con stelle d’oro (heavens, ’cielo’) e al di sotto del quale si trovavano invece botole e passaggi (hell, ’inferno’). Carrucole e marchingegni facevano apparire e scomparire oggetti di scena dal palco e c’erano delle gallerie che ospitavano eventualmente i musici. Non esistevano sipari o luci di scena, tutto nel teatro elisabettiano veniva narrato a voce e al pubblico veniva richiesta una vivace partecipazione.
Così come era diverso il teatro come luogo fisico, dobbiamo immaginare diversa anche la concezione di teatro stesso e di opera teatrale. A quell’epoca i diritti di autore non esistevano: gli attori delle compagnie assistevano alle rappresentazioni delle compagnie rivali cercando di reperire materiale, a volte opere intere. Il teatro in quest’epoca va via via affermandosi come fenomeno popolare: le rappresentazioni erano partecipatissime. Ad opporsi fortemente allo sviluppo del teatro il movimento puritano, che nel 1596 impedì le rappresentazioni nella città di Londra. Il Globe Theatre ebbe un incredibile successo: la compagnia stabile del teatro si chiamava The Lord Chamberlain’s Men e Shakespeare ne faceva parte. Il teatro venne distrutto da un incendio il 29 giugno del 1613, a causa di un cannone usato per gli effetti speciali; il teatro venne ricostruito un anno dopo. Con la guerra civile del 1642 tra gli estremisti religiosi guidati da Olivier Cromwell e Carlo I la situazione si aggravò. Nel 1644 il Globe fu demolito e il teatro bandito dalla città di Londra fino al 1658, anno in cui morì Cromwell. Sarà Carlo II a riaprire i teatri nel 1660 ma il Globe non venne ricostruito.
Il Globe Theatre oggi
Oggi troviamo due ricostruzioni di questo celebre teatro. Una si trova a Londra, lo Shakespeare’s Globe Theatre, inaugurato nel 1999, organizza spettacoli e visite guidate. L’altra è il Silvano Toti Globe Theatre e si trova a Villa Borghese a Roma, vive di spettacolo soltanto nella stagione stiva sotto la direzione artistica di Gigi Proietti.
Ci siete mai stati? Conoscevate le caratteristiche del teatro elisabettiano? Siete anche voi affascinati dalla figura e dalla vita di William Shakespeare? Vi aspettiamo nei commenti?
Conosci il nesso tra Shakespeare e Il re leone? L’abbiamo spiegato in questo post sul nostro profilo Instagram:
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Shakespeare e il Globe Theatre: il teatro elisabettiano
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