

Crudele è la notte
- Autore: Jonvalli & Filistrucchi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: SEM
- Anno di pubblicazione: 2025
Crudele è la notte, pubblicato da SEM a gennaio 2025, segna il debutto nel crime della nuova coppia Jonvalli & Filistrucchi. Dopo una parentesi dedicata alla fotografia di scena a Cinecittà, Giovanni Jonvalli ha lavorato per importanti agenzie pubblicitarie. Poeta, paroliere, copywriter, Mirco Filistrucchi ha collaborato più volte a Sanremo, con agenzie di stampa, riviste e agenzie pubblicitarie di spicco.
È il titolo ad anticipare l’atmosfera di questo noir mozzafiato e ambizioso, che attinge alla storia, alla psicanalisi, al folklore e all’immaginario dei bestiari medievali per tessere una vicenda articolata su diversi piani narrativi, ricca di spunti, personaggi, colpi di scena, detection e azione. C’è il buio della dittatura franchista dei primi anni Sessanta, di cui viene restituito uno spaccato realistico e plumbeo fatto di violenza, limitazione della libertà attraverso la delazione, sorveglianza, censura, rieducazione sociale, repressione degli oppositori politici, prigionia e pena di morte. C’è il buio di una mente deviata perché, rubando l’innocenza con una crudeltà estranea all’essere umano, un killer seriale getta un’ombra livida sul Paese. E infine c’è il buco nero dello strazio che corrode i genitori delle vittime in attesa di verità e giustizia. Ma, in un regime militare che ha bisogno di mentire per sopravvivere a sé stesso, ci può essere spazio per la giustizia?
Una manciata di dati in apertura del romanzo sintetizza l’immobilismo e l’isolamento della Spagna franchista dietro l’immagine di facciata e crea attesa sulla svolta democratica che verrà:
Nel 1962, arrivati al mese di giugno, le Samoa occidentali avevano già ottenuto l’indipendenza dalla Nuova Zelanda, Papa Giovanni XXIII aveva scomunicato Fidel Castro, John Glenn era diventato il primo americano a orbitare nello spazio, l’Algeria aveva firmato la sua indipendenza e Adolf Eichmann era stato giustiziato a Tel Aviv.
In Spagna non era accaduto niente di notevole.
Non ancora.
Diamo un’occhiata alla trama.
L’esperienza insegna che i più piccoli possono perdere la vita in mille modi, dalle malattie agli incidenti domestici, ma morire dopo una banale caduta giocando al parco come accade a Miguel Aguilar, anni otto e appartenente a una famiglia vicina al regime, ha dell’inconsueto, tanto che sul posto viene inviato l’ispettore della sezione Indagini Criminali di Madrid Florentino Abedes Montero. Un rapido accertamento sembra confermare l’ipotesi di una fatalità, quando un oggetto minuscolo mimetizzato nel terreno attira la sua attenzione e inizia a sparigliare le carte, finché ai suoi occhi il sospetto di omicidio diventa sempre più consistente. L’ispettore non si fida della versione ufficiale e decide di scoperchiare il vaso di Pandora riguardo numerosi infanticidi insabbiati come disgrazie, che ritiene riconducibili alla stessa mano. Un bimbo volatilizzato dalle braccia della mamma per sparire in mare, un altro affogato nel secchio da lui tenuto in mano, una bimbetta alla Shirley Temple si sarebbe involontariamente strangolata da sola (l’elenco è destinato a crescere) fanno pensare a un killer seriale dal modus operandi imprevedibile, esperto in camouflage sociale. Come aiutante nelle indagini che si inabissano nell’ipogeo di archivi e strutture psichiatriche, dove il regime emargina i non allineati e scheda le esistenze dell’intera nazione, l’ispettore Florentino Abedes stana un professore allontanato dall’insegnamento per le sue posizioni liberali, che rappresenta la coscienza critica del romanzo e tutti gli intellettuali esiliati nella terra di mezzo dei sorvegliati, né liberi né prigionieri se non della solitudine. Il docente, inoltre, ha in serbo molte risorse che lo affrancano dal ruolo di spalla. Anzi i due, sotto il profilo psicologico e narrativo, si completano in modo convincente. Di contro l’ispettore è un uomo di destra ma dai valori non negoziabili, che ha scelto di diventare poliziotto e farlo bene, per proteggere i cittadini e far osservare la legge con equità. Anche l’accudimento del padre anziano, sempre più estraneo a un mondo che non gli appartiene, sottolinea il suo senso del dovere e una pietas asciutta, senza la sbavatura di facili sentimentalismi. Abedes crede a un’idea di giustizia in contrasto con quella capziosa e dorotea sostenuta nei piani alti di Stato e Chiesa:
La giustizia non è cosa per gli uomini, ispettore Abedes, la giustizia è un’esclusiva di Dio. […] Noi serviamo lo Stato, questo possiamo fare, e non di più. Lo Stato, a sua volta, serve Dio e Dio, lui sì amministrerà la giustizia secondo la Sua volontà.
A questa brutta storia si intreccia un secondo filone riguardante un altro genere di infanzia, quella benedetta e al contempo “rubata” dal dono della santità. Parliamo di un pastorello al quale sarebbe misteriosamente apparsa la Beata Vergine perché, se cambiamo prospettiva, anche un’apparizione mariana può turbare la spensieratezza di un bambino e l’ecosistema di una piccola comunità arroccata in quelle aree remote, dove brucia ancora il ricordo del colpo di stato e delle violenze della guerra civile. Questo piano narrativo esplora l’intreccio tra fanatismo religioso e superstizione, la connivenza tra Chiesa e politica, i soprusi e i maneggi contro la povera gente da parte delle autorità ecclesiastiche.
Nel corso di un’indagine pluridirezionale irta di insidie e sofferenza, più si avvicina a individuare la chiave di delitti insensati, più l’ispettore sbatte contro il muro di gomma e il pressing dei superiori affinché non sprechi tempo e risorse alla ricerca di un assassino frutto della sua fantasia, a riprova di quanto in una dittatura lo zelo passi per insubordinazione e l’amore per la verità si trasformi in opposizione politica: nella Spagna cattolica, nell’Eden propagandato dal Generalissimo, non può esistere un mostro a caccia di bambini.
Crudele è la notte di Jonvalli & Filistrucchi è un page turner thriller a pieni voti, che 50 anni dopo la morte di Francisco Franco rievoca una delle pagine più buie del passato e riecheggia come un monito sul nostro presente.

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Adatto a chi ama la storia e i polizieschi corposi e mozzafiato.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Crudele è la notte
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