Didactica magna di Giovanni Amos Comenius

Giovanni Amos Comenius, alias Jan Comesky, è vissuto nel seicento ed è ignoto ai più così come lo era Carneade a don Abbondio. Eppure questo, ai giorni nostri, misconosciuto teologo boemo con il suo tomo "Didactica magna" ha vergato i fondamenti della didattica moderna.

Prima di tutto, Comenius ha voluto dividere l’istituzione scuola in vari momenti corrispondenti ad altrettante età dello studente, partendo dalla scuola d’infanzia fino all’istruzione superiore o accademica; poi ha considerato la durata del tempo scuola fissandola in circa quattro ore giornaliere con relativa pausa allo scopo di favorire l’apprendimento; inoltre si è soffermato sulle materie e su come andrebbero apprese.
Il suo obiettivo è giungere a una buona padronanza della lingua madre prima di arrivare a studiare il latino o altre lingue (ed è in questo punto che si conferma la sua modernità).

L’apprendimento della lingua straniera è considerato di fondamentale importanza ed è modernissima la metodologia proposta, ossia non come semplice studio di sintassi ma come lingua viva, partendo da esempi e con dialoghi che quindi non escludono una relazione con i madrelingua.

"Didactica magna" è un manuale che è fondamentale per chiunque si voglia accostare all’insegnamento, perché aiuta a comprendere come già nel lontano passato si è tentato di proporre l’innovazione del delicato campo dell’educazione dei fanciulli.
Consigliato ad addetti ai lavori, ma anche a chi ama approfondire i vari campi dello scibile. Scorrevole e moderno nella scrittura malgrado le frequenti citazioni bibliche.