Divorzi
- Autore: Susan Taubes
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2023
La casa editrice Fazi pubblica Divorzi, l’unico romanzo della scrittrice di origine ungherese Susan Taubes, morta suicida poco tempo dopo la pubblicazione del suo libro.
La figura principale del romanzo, Sophie Blind è morta. La sua testa è stata tagliata di netto perché investita da un’auto. Uno strano inizio per un romanzo in cui Sophie è comunque la protagonista indiscussa.
Sì, sono morta. Lo sapevo quando sono venuta ma non volevo essere la prima a dirlo. Non subito, appena arrivata. ….. ma alla verità ci tengo. Ora che sono morta tengo solo a quella.
Ma chi è la protagonista? La figura femminile al centro del romanzo è Sophie Blind, nata a Budapest, ora residente a New York. Dopo il divorzio dall’opprimente intellettuale marito, Ezra Blind, la donna ha cercato di crearsi una nuova esistenza e porta con sé a new York i figli nati dall’unione. Inizialmente era stato difficile convincerla a sposarsi. Poi, il matrimonio si era rivelato sempre più burrascoso
“Sophie detestava le liti. Di solito teneva le sue rimostranze per sé, oppure le esplodevano all’improvviso fuori dal corpo…la questione esplodeva sorprendendo entrambi – sorprendendo Sophie anche più di Ezra, abituato a sentirsi urlare contro in famiglia, mentre lei alle urla non era abituata…
Non aveva un granché da temere: era solo una donna che gli si lanciava addosso….era soltanto una donna; la sua amata moglie. Ezra sapeva come trattarla e nove mesi dopo arrivava un bebè. Sophie quando aveva un figlio in grembo era felice….”
Ma questa lunga unione ha una fine e la coppia divorzia. Ezra, però, non è l’unica persona da cui la Sophie si separa. C’è il padre, psicanalista freudiano, egocentrico, le cui affermazioni di capirla tramite la psicoanalisi non fanno che metterla a disagio perché l’unica strategia genitoriale è quella di spiegare il complesso di Elettra alla sua giovane figlia, come se questa asserzione facesse luce su tutto ciò che lei aveva bisogno di sapere. C’è anche la madre vivace ma assente, il cui pensiero principale è stato salvare le sue pellicce dai nazisti e che ha lasciato la casa di famiglia per vivere con l’amante.
La noncuranza con cui i genitori comunicano a Sophie che la sua vita cambierà, che lei non vivrà più con la mamma e che andrà con papà in America genera nella giovane protagonista un senso di allontanamento, di separazione costante, un sentimento che lei porta avanti negli anni .
Soprattutto, Sophie Blind, madre di tre bambini vivaci e deliziosi, ha bisogno di fuggire dal pensiero antifemminista della sua epoca. Come molte donne , si sente viva e morta allo stesso tempo.
Il romanzo contiene molte altre scissioni: come i suoi genitori, anche le zie di Sophie lasciano gli zii, gli ebrei lasciano la loro patria, Sophie lascia la vita. Il divorzio è ovunque e assume molte forme.
Il romanzo è diviso in quattro parti: le prime tre seguono una strana logica onirica e l’ultima , dopo un lungo dialogo con i figli, vede Sophie in una vasca di deprivazione sensoriale . Niente di ciò pare aver senso se non quello dello scopo stesso dell’oggetto: far trovare un benessere psicofisico a chi vi è immerso.
Divorzi ha caratteristiche anche autobiografiche: Susan Taubes e Sophie Blind condividono alcuni tratti: padri psicoanalisti, mariti intellettuali, infanzie ungheresi e un rapporto conflittuale con la propria ebraicità.
Divorzi non è comunque solo un romanzo a chiave; è una storia complessa, amara ma capace di raccogliere tutta l’oscurità di una vita e, come si legge nel New York Times:
“Il tempo e la storia, vissuti personalmente e collettivamente, sono soltanto due delle grandi idee sulle quali questo romanzo fa riflettere”.
Divorzi
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