Due brave sorelle di Jean Potts

Prosegue la gradevole iniziativa portata avanti dalla casa editrice Le Assassine di pubblicare libri vintage in epoca odierna. Oggi la casa editrice pubblica il libro di Jean Potts, intitolato Due brave sorelle (trad. di Paola De Camillis Thomas), una storia gialla interessante e molto curiosa, dove nulla è come sembra.
Jean Potts è nata nel 1910 ed è morta nel 1999. Dopo aver lavorato come insegnante e giornalista, si trasferisce dal Nebraska a New York, dove scopre la sua vocazione di scrittrice. Pubblica racconti per diverse riviste. Con un suo romanzo vince il prestigioso Edgar Award nel 1954. Pubblica in tutto 14 romanzi, che sono stati tradotti in diverse lingue.

Definito come:

La tragedia greca incontra l’America degli anni Sessanta

Due brave sorelle racconta la storia, appunto, di due sorelle, che sono Marcia e Lucy. La prima ha un piccolo lavoro e gode di una maggiore tranquillità economica e stabilità di carattere, mentre Lucy è totalmente dipendente dal padre medico, che spesso la deride per la sua goffaggine e la tratta con aria di superiorità. Entrambe chiamano, non sentite, il padre “Sua Altezza” e il rapporto con lui non è proprio idilliaco, a causa della sua arroganza e dei suoi modi irriverenti:

Nel suo piccolo mondo di sogno papà era stato inconstante, imponente, irraggiungibile. Un dio. E, naturalmente, esente dagli ordinari appetiti di un uomo. Quando in realtà…

L’unica certezza che possiedono è la casa in cui vivono. Ma ora si affaccia all’orizzonte una grave minaccia. Le due sorelle sentono, infatti, il padre che dice a Pam, la sua infermiera, di volerla sposare durante il loro prossimo convegno a Parigi, mettendo le due incomode davanti al fatto compiuto. Le due sono allibite:

e, adesso, dopo tutti gli anni di devozione, sprecati, vissuti nell’ombra, venivano messe da parte con niente. Niente casa, niente lavoro, nessuna prospettiva personale. Perché lui voleva Pam. Perché a lui non importava proprio nulla di loro.

Le due sorelle, sconvolte e avvelenate nel profondo, decidono di mettere in atto dei piani totalmente avventati per impedire al padre di fare una simile scelleratezza. Ma a volte, più che altro, è il destino a risolvere i problemi e a impedire certe sciocchezze. E allora? Che accadrà? Quale sarà la sorte futura di Marcia e Lucy? Quella di cadere da un aguzzino a un altro ancora peggiore, perché travestito da una buona maschera di buonismo e pietismo?

Un libro avvincente, basato su una tensione che cresce sempre di più, e su un assunto quanto mai fantastico:

Eppure non hanno ucciso nessuno, hanno solo pensato di farlo.

Due brave sorelle è un libro giallo che si divora in un attimo. Una trama perfetta e ben congegnata e uno stile fluido ed elegante sono i pilastri fondanti della narrazione. Un racconto che sfiora l’assurdo, ma in cui l’autrice si rivela particolarmente capace nel costruire tensione narrativa da un fatto che non è, ma che avrebbe potuto essere.
Consigliato a chi ama i noir raffinati e colti, in un crescendo di tensione si dipana una storia di altri tempi, che induce nel lettore una curiosità di lettura intrigante e affascinante. Un altro ottimo colpo per una casa editrice che sta affermandosi sempre di più per scelte colte e azzeccate, in un panorama letterario spesso deludente. Una distinzione importante e riuscita.