Sogni di lavorare in una casa editrice? Le tue passioni più grandi sono leggere e scrivere e, quando leggi, sai individuare cosa di un libro ti piace e cosa no e come potrebbe funzionare meglio? Allora l’editor potrebbe essere il lavoro che fa per te.
L’editor è una figura manageriale e intellettuale all’interno della casa editrice, compie scelte decisive per quanto riguarda la linea editoriale di una collana, i manoscritti che verranno presi in considerazione per la pubblicazione e collabora con gli autori per migliorare il testo e renderlo il più possibile fruibile e coerente ai fini della pubblicazione.
Fate attenzione a non farvi trarre in inganno dalla paronomasia: editor e editore non sono sinonimi. Un editore è l’imprenditore a capo dell’azienda editoriale; l’editor ha un ruolo diverso. Quale? Scopriamolo insieme.
Mansioni
- Legge in manoscritti (spesso quelli che hanno già passato il vaglia di un lettore) e decide quali proporre effettivamente per la pubblicazione.
- Effettua attività di scouting: cerca nuovi autori, italiani o stranieri, da inserire all’interno del catalogo della casa editrice.
- Assiste spesso il direttore editoriale nel suo lavoro e fa da tramite tra la direzione e l’ufficio produzione.
- L’editor ha, inoltre, il difficile e complesso compito di svolgere editing sul testo. Cosa significa? A lui spetta lavorare, insieme all’autore, al testo, perché arrivi alla pubblicazione nella veste migliore possibile. Deve revisionare il testo rintracciando eventuali incongruenze nella trama, movimenti dei personaggi che non funzionano, scelte stilistiche da perfezionare... e a volte deve persino inventare soluzioni per fare andare avanti la storia.
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Capacità
- L’editor deve avere ottime capacità di scrittura, dato che, spesso, si trova a dover addirittura proporre riscritture di parti di testo, e una finissima conoscenza della lingua italiana (è molto utile anche conoscere la lingua del testo originale, nel caso di una traduzione).
- Deve possedere una grande sensibilità, ottime capacità relazionali e una grande caparbietà che gli permettono di interfacciarsi con l’editore e, soprattutto, con lo scrittore: ogni intervento proposto deve apparire all’autore come una miglioria e non come un tentativo di sopraffazione (uno dei compiti più ardui).
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Editor: competenze e capacità richieste in una casa editrice
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