Eloy Moreno è nato a Castellón nel 1976. Dopo aver scritto il suo primo romanzo, El bolígrafo de gel verde, decide di autopubblicarlo e riesce a vendere 3000 copie del libro, autodistribuendole per le librerie di Barcellona. La notizia corre veloce per la città e i diritti del libro vengono acquistati nel 2011 dalla Espasa, storica casa editrice di autori di calibro come Luís Sépulveda e Mario Vargas. Il libro diventa ben presto un bestseller in Catalogna e in Italia i diritti vengono acquistati dalla casa editrice Corbaccio, che lo pubblica a gennaio 2012 con il titolo "Ricomincio da te".
Eloy Moreno ha accettato di rispondere alle nostre consuete 4 chiacchiere contate...
- Prima chiacchiera: Quali sono i pro e i contro di aver autopubblicato il suo libro? Pensa che il suo romanzo abbia tratto più benefici o svantaggi dal fatto di essersi svincolato dal sistema editoriale tradizionale che molto spesso prevede anche un editing spinto dei testi? Farà lo stesso per il suo prossimo romanzo?
Gli aspetti positivi di autopubblicare un romanzo sono da una parte un controllo maggiore dei luoghi e della distribuzione, dall’altra un maggior potere decisionale sul formato e sulla grafica e, con un po’ di insistenza, si può riuscire a far sì che il libro permanga più a lungo nelle librerie. D’altra parte, uno dei principali svantaggi è che la zona geografica di distribuzione è decisamente più circoscritta, così come la spinta propulsiva per giungere ai grandi mezzi di comunicazione. Nel mio caso, credo proprio che autopubblicarmi sia stato un vantaggio, permettendo la generazione di un passaparola che altrimenti non avrebbe avuto luogo. Il prossimo libro, tuttavia, non lo autopubblicherò, ma uscirà per la casa editrice Espasa di Barcellona.
- Seconda chiacchiera: Che pensa dell’attenzione che è stata rivolta al suo libro sui social network e da parte dei librai indipendenti? Ritiene che, oggi, il lavoro ufficiale di promozione e ufficio stampa editoriale sia stato sorpassato e sostituito da un modo tutto nuovo di decretare il successo di un libro?
In realtà la rete e, in particolare, i social network come Facebook sono stati imprescindibili per far sì che questo romanzo arrivasse così lontano. Credo che oggi stiano davvero cambiando il modo e i mezzi per promuovere e far conoscere un libro. Internet è molto diretto ed efficace in questo senso, perché permette di parlare direttamente con i lettori. Credo che, a partire da ora, questa comunicazione autore-scrittore sarà molto più diretta e importante.
- Terza chiacchiera: Alcuni critici hanno paragonato il suo stile a quello di Nick Hornby. Tuttavia, la sua tradizione letteraria è molto diversa dalla sua. Quali sono le caratteristiche che, secondo lei, l’avvicinano all’autore di Alta Fedeltà?
La verità è che non ho letto nulla di Nick Hornby, quindi non posso commentare la sua opera o le caratteristiche in comune.
- Quarta chiacchiera: Il protagonista del suo romanzo realizza all’improvviso che la sua vita non può continuare così e che deve necessariamente attuare un cambiamento radicale. Quanto c’è di autobiografico in questo evento? Pensa che i quarantenni di oggi abbiano paura di esprimere e realizzare i loro sogni?
Beh, c’è sempre qualcosa dello scrittore nella sua opera. Forse anche io, in particolari fasi della mia vita, ho fatto delle scelte che mi hanno portato al cambiamento, ma mai come nel caso del protagonista del mio libro. In realtà, credo che oggi ci siano molti uomini e donne che hanno paura di realizzare i propri sogni, perfino di esprimerli, probabilmente perché preferiscono seguitare a vivere nella comodità della loro vita, pur sapendo che non è quello che li rende davvero felici.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Eloy Moreno
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