Equivoci e bugie
- Autore: Joanna Cannon
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Corbaccio
- Anno di pubblicazione: 2016
“Equivoci e bugie” (Corbaccio, 2016, titolo originale The Trouble With Goats and Sheep, traduzione di Olivia Crosio) è il romanzo d’esordio della scrittrice britannica, laureata alla Leicester Medical School, Joanna Cannon che ha lavorato come medico ospedaliero prima di specializzarsi in psichiatria.
Il testo dedicato “Ad Arthur e Janice”, metà giallo e metà romanzo di formazione, colmo di segreti e bugie così com’è fatta la vita, è stato uno dei libri più contesi alla Fiera di Londra. Venduto in tutto il mondo, ha conquistato la critica e scalato le classifiche dei bestseller, appena uscito in Inghilterra.
21 giugno 1976. In una piccola cittadina inglese nel primo giorno di un’estate che si annunciava come caldissima, una donna scomparve misteriosamente, ed è la voce della piccola vicina Grace che racconta ai lettori come si svolse la vicenda.
“Mrs Creasy sparì un lunedì”.
La sera precedente Margaret Creasy non era tornata a casa, suo marito vagava per il marciapiede in maniche corte, le spalle curve, aspettando invano. Infatti, Mr Forbes, un altro vicino, già diceva a tutti che Mrs Creasy “forse alla fine se l’è squagliata”. I Creasy non avevano figli, inoltre lei faceva troppe domande, parlava a macchinetta “e non ti mollava più”. Mentre il padre di Grace terminava di fare colazione, aveva detto riferendosi a Margaret Creasy:
“Salterà fuori”.
Grace rifletté che suo padre aveva detto la stessa cosa quando era scomparso il gatto della porta accanto, che era sparito da anni e nessuno l’aveva più visto. La ragazzina, sveglia e intelligente, considerata dai genitori “in un’età problematica”, si era
domandata se qualcuno avesse rapito Mrs Creasy.
“Hanno assassinato la nostra vicina di casa”
aveva detto Grace alla sua amica per la pelle Tilly Albert “piccola, tonda e molto pallida”, mentre s’incamminavano verso l’edificio scolastico.
“Era simpatica. Mi stava insegnando a lavorare a maglia. A noi piaceva, Grace, non è vero?”.
Martedì Mrs Creasy era ancora introvabile e lo era ancora di più mercoledì, quando solitamente vendeva i biglietti della lotteria per il bar locale. Giovedì il suo nome era sulla bocca di tutti. Il sabato mattina Grace e Tilly erano sedute sul muretto fuori di casa di Grace a dondolare le gambe come pendoli contro i mattoni guardando casa Creasy. La porta era spalancata e le finestre tutte aperte, come per agevolare il rientro alla padrona di casa. In garage Mr Creasy prelevava scatoloni da pile altissime e ne esaminava minuziosamente il contenuto. “Credi che l’abbia ammazzata lui?”, domandò Tilly. “Niente di più facile”, rispose Grace.
Il caldo fa fare strane cose alla gente, la mamma di Tilly aveva detto che ci sarebbe voluta un po’ di pioggia, ma il cielo era disteso
“come un oceano sopra le nostre teste”.
Non avrebbe piovuto per altri cinquantasei giorni. La domenica seguente, durante la Messa a St Anthony’s le ragazzine avevano pregato Dio di ritrovare Mrs Creasy, illuminanti in questo senso le parole del vicario:
“Voi mi troverete, dichiarò il Signore, ed io vi libererò dalla schiavitù”.
Per le piccole era giunto il momento di ritrovare Margaret Creasy. Ma se per Grace e Tilly la sparizione della loro vicina di casa era un mistero da svelare, per gli adulti era un segreto da celare.
“Un romanzo originale, commovente e ben scritto. Equivoci e bugie è una delizia dall’inizio alla fine”
così Paula Hawkins, autrice della “Ragazza del treno” ha definito il libro composto da una trama coinvolgente e personaggi ben caratterizzati.
“Non credi che la gente potrebbe insospettirsi un tantino, con due bambine che bussano alla porta chiedendo se Dio è in casa?”.
Equivoci e bugie
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