Fausto Brizzi: da regista a scrittore con “Cento giorni di felicità”

E’ in libreria per Einaudi Stile Libero “Cento giorni di felicità”, il primo romanzo del regista Fausto Brizzi, con cui l’autore spera di avere il medesimo successo che hanno avuto i suoi film, tra cui Notte prima degli esami, Ex, Femmine contro maschi, e la versione del libro già con successo pubblicata all’estero.

Il suo marchio di fabbrica cinematografico è l’attenzione alle differenze tra uomini e donne. I primi tengono conto delle amicizie "goliardiche", dei patti contro le indiscrezioni e le gelosie delle donne.
Le donne invece sono sincere fino alla crudeltà, lasciano i compagni perché non più innamorate, non fanno comunella per nascondere scappatelle e disamori.
Ciò porta che i suoi film siano pieni di normotipi su cui si stende una consapevole semplificazione e le virate verso il "ridicolo" dei personaggi.

Il libro "Cento giorni di felicità": un invito a cambiare volto

Un uomo di mezza età, Lucio Battistini, due figli e una moglie che ama... finché quest’ultima si accorge di una sua scappatella e lo sbatte fuori di casa.
Arriva qui la mazzata finale, quella che non ti aspetti: Lucio è malato di cancro e gli restano pochi mesi di vita. Tutto cambia nella sua vita e Fausto Brizzi sembra voler dire qualcosa di definitivo e di serio sulla mortalità umana.

Dalle commedie ad un libro forte sulla malattia. Molte le domande dei lettori: come è nato il libro? Che messaggio voleva trasmettere? A che tipo di lettore è più indicato? Fausto Brizzi risponde nel video su Youtube di Televisionet.tv:

Dal momento che è stato deciso che ne farà un film, dovremo accorgerci di un Brizzi diverso sul set? Dalla trama del libro sembrerebbe di sì, anche se, nel frattempo, è pronto il cinepanettone per Natale (Indovina chi viene a Natale).