Fermo! Che la scimmia spara di David Cintolesi

Dieci colpi al cuore, dieci racconti, dieci storie scritte con inchiostro nero, nerissimo.
Un colore che avvolge, che soffoca, che si avviluppa attorno a noi e ci proietta in una nuova dimensione, una dimensione con le proprie regole.
Regole ferree, dure da digerire. Regole inflessibili. Regole fatte per essere rispettate. Le regole di "Fermo! Che la scimmia spara".

Avete mai ingerito sostanze strane? Pillole all’apparenza inoffensive che tramutano la realtà in uno scenario splatter. Che poi le conseguenze si pagano…
Affidare il cuore a una ragazza appena conosciuta può essere visto come un gesto nobile, ma anche rischioso, se lei ha una dipendenza che non ne vuole sapere di abbandonarla. Ma forse può valerne la pena…
Un ragazzo è ossessionato dalla sua eroina, una ragazza meravigliosa che conosce l’arte di amare. Grazie tante, è una pornostar… Ah, se potesse incontrarla, almeno una volta…
Una moglie scopre il tradimento del marito e decide di avvalersi dell’aiuto di una complice strana, per portare a compimento la propria vendetta…
Potrei sciorinarvi le trame dei restanti racconti, ma preferisco non rovinarvi la sorpresa, vi dico solo che David Cintolesi ha deciso di attingere a piene mani dagli elementi delle cosiddette “weird tales”, li ha mischiati e ha deciso di riproporceli su carta immacolata che ben presto si macchierà di nero e rosso, i colori della disperazione del sangue.

Un libro che parla di sogni e speranze che hanno qualcosa in comune: il non esistere più, perché la realtà è riuscita a distruggere tutto, con il suo cinismo, gettando le anime nella stanza dello sconforto.
Storie da leggere per vedere come reagiremo: chissà, forse apprezzeremo di più la nostra vita…