Di certo, dovendo programmare le tanto agognate vacanze estive, l’ultima persona cui penseremmo di affidarci sarebbe Franz Kafka.
Commetteremmo un errore dettato da un pregiudizio a lungo diffuso. Lo scrittore è stato di volta in volta considerato nevrotico, malato, introverso, enigmatico. A tratti inquietante. In realtà l’autore de La Metamorfosi era un esperto di viaggi, tanto da immaginare un progetto imprenditoriale a tema. Il suo biografo Reiner Stach ha ricostruito con cura episodi, testimonianze, lettere di un’intera esistenza.
E ne ha selezionati 99 contenuti nel libro Questo è Kafka? 99 reperti pubblicato da Adelphi nel 2016 (traduzione di Silvia Dimarco e Roberto Cazzola). Rileggendoli si riscopre un Kafka intraprendente, ironico, garbato. Diversissimo dall’immaginario. Uno che, per dire, bara all’esame di maturità, rilancia un pesce d’aprile o tiene sempre in tasca volumetti sugli indiani. E, assieme all’amico Max Brod, programma una linea di guide per viaggi low-cost.
Franz Kafka, Max Brod e le guide di viaggio
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Tra l’agosto e il settembre 1911 Franz Kafka e Max Brod sono diretti a Parigi. Durante il viaggio fanno tappa a Milano e a Lugano. Proprio durante il soggiorno sul lago concepiscono l’idea destinata a cambiare le loro vite.
I “Baedeker” che tradizionalmente accompagnano i viaggiatori all’estero non li soddisfano. Il mercato turistico sta cambiando: mutano le esigenze e anche le guide turistiche necessitano di un aggiornamento. I due amici immaginano un prodotto più commerciale: dovrà chiamarsi “A buon mercato”.
Pensano in grande: immaginano un’intera linea editoriale tradotta in tutte le lingue con guide per Italia, Svizzera, Parigi, le terme boeme e Praga. Sulla carta da lettere dell’Hotel Belvédère au Lac scrivono promemoria, tracciano il progetto. Quegli appunti sono arrivati fino a noi e rivelano un certo entusiasmo.
Come spiegherà Brod:
Franz era instancabile e provava una gioia infantile nell’elaborare fin nei minimi dettagli i principi di questo genere di guida, che avrebbe dovuto farci diventare milionari e soprattutto strapparci all’orrendo lavoro d’ufficio.
Già, perché il punto è tutto qui: conquistare l’emancipazione dalle costrizioni sociali.
Le guide guardano alla gente comune.
Ci rivolgiamo a coloro che, per errore o perché mal consigliati, ritengono che viaggiare comporti eccessivi esborsi e rimangono nei dintorni della città natale (in sé belli, ma già noti). Vogliamo dimostrare che ci sono in tutto il mondo soggiorni a buon mercato, come queste villeggiature estive – includendo eventualmente nel calcolo anche il costo del viaggio. E pure a coloro che osano affrontare un viaggio e a cui fare conti e calcoli rovina tale viaggio – e (pardon!) a coloro che si lasciano imbrogliare.
Evitare gli inganni in cui incorre il turista inesperto migliorerà anche le relazioni internazionali e la reputazione dei paesi ospiti. I due sono sicuri:
Incorrono in truffe solo viaggiatori mal indirizzati.
Gli itinerari di viaggio kafkiani
Gli appunti di quei giorni rivelano un certo spirito pratico che, ancora una volta, sovverte il pregiudizio che vuole l’intellettuale piuttosto lontano dalla quotidianità e dai suoi dettagli. I costi e le spese sono la preoccupazione principale. Come l’esattezza delle informazioni fornite. Ed è probabile che qui Kafka peschi a piene mani dalle esperienze personali.
Il principio scelto è quello dei viaggi in comitiva, ma adattati alle esigenze di persone sole. Così immaginano singoli itinerari ben definiti.
Bisogna risparmiare la scelta al viaggiatore. Un itinerario per quattrocento, cinquecento franchi … Facciamo il nome di un solo albergo, se è tutto occupato, di altri in ordine decrescente.
Suggeriscono periodi precisi per il viaggio: in genere coincidono con la bassa stagione. E poi: tramvie, battelli a vapore e mezzi di trasporto economici, medici, mance, bollettini ferroviari, mappe e piantine, fino all’abbigliamento da portare con sé. E ai souvenir da acquistare:
Acquisti a buon mercato, per esempio seta in Italia; ananas, madeleine, ostriche a Parigi.
Curioso il settore dedicato all’intrattenimento: le guide dovranno prevedere che cosa fare in caso di pioggia e nell’ultimo giorno di permanenza, quando probabilmente le finanze sono ridotte e il viaggiatore è assalito dalla malinconia.
Bisogna poi:
Mettere in conto giornate meno care (pinacoteche) dopo escursioni dispendiose.
Ma è prevista anche l’illustrazione delle sale da gioco e dei bordelli. In merito gli appunti contengono un divertente promemoria vantando la schiettezza dalla futura guida:
In guardia dagli acchiappacitrulli!
Perché conoscere la lingua fa risparmiare
Un aspetto importante è rivestito dalla lingua del paese ospite: conoscerla fa risparmiare parecchio denaro. Così immaginano un manuale di conversazione da allegare alle informazioni più dettagliatamente turistiche.
Il nostro principio: è impossibile imparare una lingua alla perfezione.
Bisogna allora accontentarsi del livello meno faticoso e comunque sufficiente. Meglio quel poco, piuttosto che parlar male una lingua studiata a fondo e almanaccare sulle regole. Un infinito dopo l’altro. Duecento vocaboli. Una sorta di esperanto. Lingua dei gesti in Italia.
La Riforma delle guide turistiche di Kafka
Il progetto non andrà in porto. Nonostante gli sforzi di Max Brod e la corrispondenza avviata con vari editori, la Riforma delle guide turistiche non si farà. Non ancora. La società contemporanea non è pronta. O forse è il metodo di promozione a difettare.
Come ammette lo stesso Brod:
Le trattative fallirono perché non eravamo disposti a rivelare il prezioso segreto se non in cambio di un colossale anticipo.
I due amici in realtà ci avevano visto giusto. Decenni dopo il mercato sarà invaso da guide a basso costo con itinerari turistici per tutti i gusti. E per tutte le tasche. Fino ai moderni siti internet.
Ma, soprattutto, Kafka aveva intuito il suo destino: l’emancipazione tanto desiderata dall’odiato lavoro d’ufficio passava attraverso la scrittura. La conquisterà in un altro modo, grazie ai suoi straordinari racconti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Franz Kafka e le guide di viaggio a buon mercato: itinerari kafkiani
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