Fuori stagione di Salvatore Mancuso

E’ un libro che ti incatena, non smetteresti mai di leggere e quando finisce...vorresti ricominciare!
Sono tre storie diverse, ma con un solo filo conduttore, la scrittura è scorrevole e appropriata, la grammatica rispettata e questo permette una lettura serena. C’è di tutto, e più si legge e più ci troviamo attinenze con la vita di tutti i giorni, piccoli particolari magari che ai più sfuggono, qui vengono evidenziati con semplicità ma anche con incisione. E’ un libro che parla del mondo maschile, di un mondo che a noi donne il più delle volte sfugge, è un libro che lascia all’immaginazione uno spazio enorme dentro il quale svolazzare tranquillamente, un libro che porta all’introspezione, a capire, l’importanza del "vivere"!

Tre storie di uomini che a modo loro combattono contro la solitudine, ma che non riescono a sconfiggerla per paura di soffrire, tre uomini che ci fanno apprezzare il valore delle piccole cose, che in una società consumistica vengono sempre meno valorizzate.
Tre uomini la cui sensualità e sensibilità dura fatica a manifestarsi.
Tre uomini che a modo loro vorrebbero sconfiggere l’ineluttabile!
Insomma un libro che si legge tutto d’un fiato, ma che si rilegge per il gusto di soffermarsi su particolari che abbiamo sorvolato...

Una lettura per chi ama la lingua italiana senza tanti infiocchettamenti, essenziale ed efficace.
Una frase voglio citare: "Nessuno è quel che sembra, neppure di fronte a se stesso."
Una frase che da sola spiega quanto l’essere umano sia mutante e quanta fatica si fa per essere coerenti con la propria natura in un mondo che tende a sopprimere tutto ciò che è intimo e non banale, tutto ciò che non si omologa ai dictat del momento.
C’è di che essere fieri ad aver scritto un libro così!

Recensione di Manuela Nocentini